West Coast USA on the road con bimbi: come organizzare il viaggio

West Coast on the road con bimba di 3 anni? Si può fare! E oggi mamma Sara ci racconta come ha organizzato il suo viaggio fly & drive in California: un secondo “viaggio di nozze”… in tre!

Un viaggio fly & drive in California e nei Parchi dell’Ovest era un sogno che coltivavamo da tempo, e finalmente la scorsa estate (agosto 2018) siamo riusciti a realizzarlo!
Avendo una bimba di tre anni, abbiamo preferito prenotare tutti gli alloggi da casa, così non dovevamo avere la preoccupazione di girare a vuoto, magari per ore, per trovare un posto dove dormire.

Qui di seguito troverete alcuni consigli che spero possano essere utili per l’organizzazione di quello che è davvero il Viaggio con la V maiuscola.

 

West Coast USA on the road con bimbi:
i miei consigli per organizzare il fly and drive

La carta di credito è fondamentale in questo tipo di viaggio.
In primis serve per poter noleggiare la macchina, poi ve la chiederanno come garanzia all’arrivo in qualsiasi hotel. Potete pagare di tutto con la carta, dalla benzina alla spesa, ai biglietti del tram, al parchimetro dove lasciare la macchina.

Per chi si appresta a fare un viaggio fly & drive, consiglio assolutamente l’acquisto di un frigorifero portatile di polistirolo.
Si chiama “Cooler” e lo vendono praticamente ovunque, dai supermercati ai market dei benzinai. Noi l’abbiamo comprato al Walgreens a San Francisco. Costa intorno ai 5$, ha varie dimensioni ed è comodissimo! Infatti in tutti gli hotel ci sono distributori gratuiti di ghiaccio, con cui riempire il vostro frigo portatile, per poi riporre acqua e altre bevande. E vi assicuro che resta tutto fresco, superando anche le temperature della Death Valley!

Se tra le vostre tappe avete San Francisco, ricordatevi che fa freddo, anche se è metà agosto.
Soprattutto la mattina, c’è sempre una simpatica nebbia mista a smog, gocce di pioggerellina, e un bel vento nelle zone dei Pier. Poi di pomeriggio esce anche il sole, ma comunque non si hanno mai temperature tropicali.

San Francisco - West Coast USA on the road con bimbi: come organizzarsi
Pier 39 San Francisco

 

Le auto in USA hanno quasi tutte il cambio automatico.
Dopo un attimo di smarrimento iniziale (dov’è la frizione?!), si guidano molto tranquillamente. Si viaggia con la leva del cambio impostata su D (drive), poi c’è la R per la retromarcia, la N per mettere in folle, e la P da impostare sempre quando si parcheggia. Bisogna tenere schiacciato il freno quando ci si ferma a uno stop o in sosta, altrimenti la macchina avanzerà, anche se impercettibilmente.

In tutti i ristoranti vi verrà servita gratuitamente dell’acqua naturale (ovviamente in bicchieri o caraffe stra-piene di ghiaccio); quasi sempre è quella del rubinetto, per cui alle volte può risultare disgustosa, con retrogusto di cloro.
Se prendete delle bibite analcoliche, il refill è sempre compreso nel prezzo della prima consumazione. In posti come Mc Donald’s, potete andare voi direttamente al distributore a riempirvi nuovamente il bicchiere.

La mancia è prassi obbligatoria nei locali.
In alcuni locali, sullo scontrino, vi viene suggerito già l’importo della tip, pari al 10, 15 o 18%, e sta a voi decidere quanto lasciare al cameriere che vi ha servito.

Ai prezzi che vedete esposti nei vari ristoranti, negozi etc, sono sempre da aggiungere le tasse, pari circa all’8%.
La benzina, i generi alimentari e i medicinali, invece, sono già tassati, per cui il prezzo che vedrete esposto è quello già finale.

In tutti i ristoranti c’è sempre l’opzione Kids menu (di solito fino ai 10 anni), che comprende solitamente: pasta al formaggio, hamburger, hot dog… Come contorni, propongono patatine fritte, insalata, frutta fresca, yogurt… Più la scelta di un soft drink (bibita, succo, acqua). È molto conveniente, di solito si aggira sui 7-8$.

Non esistono le tovaglie nella maggior parte dei ristoranti.

West Coast USA on the road con bimbi: come organizzarsi
Confine di Stato tra California e Nevada

 

Esistono tre tipi di benzina: Regular (87 ottani), Plus e Premium. Noi abbiamo sempre fatto la prima, la più economica.
Considerando la conversione da galloni a litri, la benzina costa circa la metà rispetto all’Italia, i prezzi infatti erano tra 1.20 e 1.40$. Le pompe della benzina sono di colore nero, e il tubo è spesso molto corto, quindi conviene parcheggiare dal lato giusto del serbatoio.

Per quanto riguarda il rifornimento della benzina, non esiste il “servito”, quindi sarà sempre un fai da te.
Potete scegliere di pagare in due modi: o carta di credito o contanti. Nel primo caso, basta inserire la carta nella macchinetta della pompa, e fare l’importo desiderato. Alle volte però abbiamo avuto problemi con questo metodo, in quanto viene richiesto il codice postale, e ovviamente quello italiano non viene riconosciuto. Quindi si deve procedere in questo modo: si deve entrare dal benzinaio (ovvero solitamente nel minimarket aperto 24h/24), comunicare l’importo che si desidera e la pompa; lui pre-autorizzerà il rifornimento e potrete procedere. È capitato che avessimo chiesto un importo superiore a quanto effettivamente ci stava nel serbatoio; nessun problema, una volta terminato il rifornimento, rientrate dal benzinaio, che vedrà quanto avete speso, e vi rimborserà la differenza (stornandolo dalla carta di credito oppure ridandovi i contanti). Sembra complicato a spiegarsi, ma in realtà è tutto molto automatico! Per il pagamento in contanti, vale tutto il procedimento spiegato prima, in quanto nella pompa di benzina non esiste la fessura per inserire le banconote.

Non parcheggiate mai l’auto in corrispondenza degli idranti o se il marciapiede è colorato di rosso: rimozione forzata assicurata. Il posto deve essere lasciato libero in caso di emergenza per i pompieri (ndr).

Nei nostri viaggi, non abbiamo mai incontrato una rotonda.

A Los Angeles abbiamo fatto la conoscenza di simpatici stop “All ways”: non si dà la precedenza a chi viene da destra, ma si segue l’ordine di arrivo all’incrocio.

È possibile svoltare a destra anche se il semaforo è rosso, ovviamente controllando prima che la strada sia libera.

In autostrada è possibile superare a destra.

I semafori non sono sulla linea dell’incrocio, ma sono sospesi al centro della strada; attenzione quindi a fermarvi prima del semaforo in corrispondenza della linea.

Per immettersi nelle autostrade (l’abbiamo notato sia a Las Vegas che a Los Angeles), bisogna incolonnarsi in due o tre file (a seconda di quelle disponibili) ed attendere che il semaforo indichi il verde; questo per aiutare a far defluire meglio il traffico.

Capirete subito chi sono gli americani alla guida perché mettono la freccia per rientrare in corsia dopo un sorpasso.

Nelle autostrade la corsia più a sinistra è solitamente riservata (previa indicazione) al car pooling: possono accedervi le auto con all’interno due o più persone.

L’uso del clacson è notevolmente ridotto (se non eliminato del tutto) rispetto all’Italia.

I bagni, nella maggior parte dei Parchi, sono di quelli chimici, quindi preparatevi a tapparvi il naso e fare il più in fretta possibile.

Negli hotel sono rari i dosatori da muro per docciaschiuma/shampoo, quasi sempre troverete i classici campioncini monodose e per la doccia le saponette.

Nelle camere degli hotel/lodge non abbiamo mai trovato il classico armadio, bensì rientranze nel muro (a volte celate da uno specchio), dove si trovavano anche asse e ferro da stiro (e cassaforte, frigobar, microonde…).

Tutti i punti panoramici all’interno dei Parchi sono perfettamente segnalati da cartelli, e spesso e volentieri compaiono anche sul navigatore. Quindi non ci sono assolutamente problemi a ritrovarli.

West Coast USA on the road con bimbi: come organizzarsi
Badwater Basin Death Valley

 

West Coast USA on the road con bimbi:
inizia il nostro viaggio!

 

IL VOLO FINO A SAN FRANCISCO

Lasciamo l’auto in uno dei parcheggi di Malpensa e, con la loro navetta, raggiungiamo il Terminal 1 per il primo volo, direzione Londra Heathrow. La fila al check in è stata veramente lunghissima, per non parlare del controllo documenti… Due ore e mezza quasi non sono state sufficienti!

Il volo intercontinentale è stato un vero piacere, abbiamo volato con British Airways sull’Airbus A380, quello a due piani, con un ottimo intrattenimento a bordo, sedili comodi, cibo discreto e il menu speciale per mia figlia, “child meal”.

Siamo atterrati intorno alle 17.10 locali, tempo di passare il controllo passaporti e di ritirare i bagagli e qui un’amara sorpresa: a mio marito hanno rotto il lucchetto TSA della valigia.

Prendiamo il taxi per l‘Hotel Carlton, in Sutter Street, il tragitto (comprese le valigie + passeggino) ci costa intorno ai 45$, a cui ovviamente va aggiunta la mancia. Il nostro alloggio è comodo per esplorare la città.

Dopo esserci sistemati, facciamo subito la conoscenza con i sali e scendi tipici di San Francisco. E anche con la tristissima realtà dei tanti homeless che l’affollano. In alcune zone hanno costruito vere e proprie case di fortuna, per non parlare di chi è davvero mentalmente instabile. Però nessuno ci ha mai dato fastidio.

Siamo abbastanza stanchi, per cui il nostro giretto si limita ad arrivare solo fino a Union Square (circa una ventina di minuti a piedi dall’hotel, considerando le dovute soste fotografiche), circondata da negozi eleganti, l’enorme centrale commerciale Macy’s e numerosi hotel. Su un lato della piazza si trova una scultura di un enorme cuore: ho letto che viene ridipinto spesso, ed è finanziato da un ospedale locale.

Nei prossimi post vi racconterò meglio di San Francisco e in dettaglio tutte le altre nostre tappe.

Trovate tutte le tappe del nostro viaggio a questo link: West Coast by Sara

 

Sara

{testi e fotografie di Sara Giorgetti}
{foto di copertina di HTeam via Shutterstock}

 

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L'autrice: *Redazione*

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