Costa Smeralda in bici: cosa offre il territorio

Siete alla ricerca di un modo alternativo per godervi le meritate ferie estive? Avete sentito parlare e visto le splendide immagini della Costa Smeralda, ma volete viverla in maniera più green, allontanandovi quanto più possibile dal noioso e insalubre smog cittadino? Raccogliete giusto il necessario, prendete la vostra bicicletta, caricatela sulla nave e partite per la vostra vacanza da cicloturisti!

Potrebbe spaventarvi, specie se non l’avete mai fatto, l’idea di una vacanza basata su questo mezzo di trasporto, ma con pochi accorgimenti potreste godervi le giornate vivendole “a misura di uomo”. Organizzare una vacanza in bicicletta vuol dire riappropriarvi del ritmo naturale del tempo e potreste arrivare a scoprire come in realtà le giornate non scorrano sempre troppo veloci per tutto quello che avete da fare e come, magari, il vostro corpo risponde tutto sommato non così male a distanze che, per guadagnare tempo, siete costretti a fare in macchina ogni volta.

Non sentitevi soli perché, proprio come voi, sono sempre di più in Italia le persone che scelgono la bici come compagna di viaggio: pensate che nello scorso quinquennio il volume di presenze su strada è quasi raddoppiato, arrivando a toccare e superare i 7 milioni di euro di ricavato economico solo nell’ultimo anno. Grandi numeri, dunque, per una tipologia di turismo che non solo fa bene all’ambiente (quanti saranno i pieni di carburante risparmiati?), ma anche al portafoglio e alla vostra salute.

Parlando di Costa Smeralda… 

Meta sin dai primi anni ‘60 del jet set internazionale, grazie allo sviluppo promosso e organizzato dal principe ismaelita Karim Aga Khan, fondatore del consorzio Costa Smeralda (siamo nel 1962), questo tratto di costa, lungo circa 50 chilometri nel nord-est della Sardegna, è compreso tra le città di Olbia (collegata con il continente sia da porti che aeroporti) e Baja Sardinia.

Dal punto di vista naturalistico, la Costa Smeralda è un piccolo gioiello di natura semi-selvaggia, che vede l’uomo come ospite attento e non come sfruttatore indiscriminato. In questo senso le architetture umane convivono esaltando le peculiarità di questi luoghi, come la rigogliosa macchia mediterranea, le sabbie bianchissime e un mare talmente limpido da cambiare colore solo al girare del vento.

In questo contesto il consorzio ha svolto un lavoro eccellente perché, sin dalla lettera di intenti inviata agli enti locali appena un anno prima dell’inizio della sua attività, ha promosso un importantissimo sviluppo turistico della zona, portandola ai vertici del turismo di lusso da oltre cinquant’anni, pur vigilando molto attentamente sul rispetto dell’ambiente.

Come arrivare 

Venendo dal continente, il comune di Olbia mette a disposizione della Costa Smeralda tanto il suo aeroporto (servito dalle principali compagnie aeree di linea) quanto il suo porto, tra i primi (se non il primo) dell’intera isola per traffico passeggeri e merci. Proprio il molo, dunque, offre le migliori possibilità quanto a tariffe e offerte per i trasporti via mare. Siete decisi a portare con voi la vostra bicicletta, piuttosto che affittarne una quando arrivate? Se fate un giro su siti come Direct Ferries, portale che raccoglie le migliori proposte al riguardo, riuscirete senza dubbio a trovare la soluzione migliore più adatta alle vostre necessità.

Ovviamente, per quanto possa essere eco-sostenibile, si tratta di una meta molto turistica,  che attre il jet set mondiale (non scordiamoci che qui risiedono molte personalità del mondo del cinema e dello spettacolo, ad esempio).

Fortunatamente questi luoghi godono di un’eccellente condizione climatica, dovuta sia alla vicinanza con il mare che al tipico clima Mediterraneo, per cui al massimo potreste trovare giornate un po’ più piovose, ma mai temperature troppo proibitive.

Un ultimo consiglio: ho preferito parlarvi della Costa Smeralda in generale e non di un qualche luogo in particolare perché è un territorio talmente particolare che vale il detto “dove cadi, cadi bene!”. Per il vostro itinerario in bici createvi solo una programmazione generale, seguite il vostro istinto e andate dove la strada vi porta: sicuramente non sbaglierete.

 

Stefano
(articolo in collaborazione con Direct Ferries)

{foto di copertina Stock Photos from Marco Alien/Shutterstock}

L'autrice: *Redazione*

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