Siviglia con bambini: alla scoperta di città e dintorni

Dopo la tappa a Malaga, il viaggio di Serena e famiglia prosegue a Siviglia, la città che ha lasciato il segno più profondo durante questo meraviglioso viaggio in Andalusia. Ecco un ricco itinerario alla scoperta dell’arte, della storia e delle attrazioni naturali di Siviglia e dintorni.

Ho raccontato qui Malaga e Granada, due delle tappe del nostro viaggio in Andalusia:
> Vacanza in Spagna con bambini: alla scoperta dell’Andalusia

Come avevo accennato in quell’articolo, prima di arrivare a Granada siamo stati 4 notti a Siviglia, una città della quale mi sono perdutamente innamorata fin dal primo sguardo!

Siviglia con bambini: il nostro itinerario in città

Non è necessario visitare il suo patrimonio artistico -vastissimo- per percepire la sua eleganza ed il suo immenso fascino, basta perdersi nei suoi vicoli, senza una meta precisa. Perché da qualunque angolo la si guardi resta sempre bellissima.

Siviglia con bambini-serena

In realtà, noi non abbiamo girovagato a caso (questo lusso, forse, me lo concederò la prossima volta che capiterò da queste parti), ma abbiamo seguito un itinerario ben preciso e fittissimo.

Per prima cosa abbiamo visitato la Cattedrale, con l’annessa torre campanaria, un originario minareto di ben 104 m di altezza. La salita è parecchio impegnativa ma la vista che si ha una volta raggiunta la cima ripaga ogni sforzo. La Giralda non ha scale ma rampe, che permettevano al muezzin di raggiungere la cima a cavallo per intonare l’invito alla preghiera. Le numerose iscrizioni in arabo, testimoni di  un passato lontano, offrono la possibilità di far affacciare i bambini su un mondo completamente nuovo ed al tempo stesso fanno riflettere gli adulti sull’intricato ed irrisolto intreccio tra potere e religione.

Siviglia con bambini-iscrizioni arabe
Siviglia vanta ben tre monumenti insigniti dall’Unesco del fregio di beni patrimonio dell’Umanità. Oltre alla Cattedrale, rientrano in questa lista i Real Alcazar e l’Archivio delle Indie, nostre successive mete.

I Real Alcazar sono una residenza reale, costruita nel X secolo dai regnanti musulmani che dominavano la città, successivamente ricostruita ed arricchita dopo la riconquista cristiana. Il risultato di questa complessità storica è un connubio di stili architettonici di straordinaria bellezza. Mentre si cammina tra le sale che si susseguono, in un crescendo di decorazioni e sfarzi, ci si dimentica di essere ancora in Europa.

Siviglia con bambini-palazzo
Se gli interni sono capaci di lasciare di stucco il visitatore, non sono da meno gli spazi esterni, vastissimi e con numerose specie vegetali diverse. E mentre mio figlio corre felice, io mi godo il profumo di agrumi che si diffonde nell’aria, lo svolazzare dei simpatici pappagallini ed i caldi colori del tramonto che fanno sembrare questo posto un vero angolo di paradiso.

Siviglia con bambini-agrumi
L’Archivio delle Indie, ospitato in un palazzo di epoca Rinascimentale, sede dell’antico mercato, è un ulteriore esempio della ricchezza storica della Spagna in quanto raccoglie tutta la documentazione relativa all’epoca coloniale, esposta in qualcosa come nove kilometri di scaffali. I documenti presenti sono davvero pezzi di inestimabile valore per  tutta l’umanità: basti pensare che vi si trova il diario di bordo di Cristoforo Colombo, gli autografi dei più importanti naviganti della storia, quali Magellano, Cortez, Pizzaro e le mappe delle città coloniali.

Plaza de Espana

Dopo tutto questo pieno di cultura, passiamo a conoscere altri aspetti dell’animo di Siviglia, non meno interessanti. Ci spostiamo quindi verso la piazza più grande e famosa della città, costruita in occasione dell’esposizione iberoamericana del 1929. La sua forma a ferro di cavallo simboleggia l’abbraccio della Spagna alle sue colonie e cattura chi la osserva sia per la sua vastità e per la ricchezza delle sue decorazioni.

Siviglia con bambini-maioliche
Dopo una prima perlustrazione a piedi, divertendoci a guardare -anzi ammirare è più corretto- le 54 maioliche che simboleggiano le province spagnole, decidiamo di noleggiare una delle imbarcazioni a remi adagiate su uno specchio d’acqua che compie il giro completo della piazza. Da questa prospettiva privilegiata possiamo notare nel dettaglio i fregi dei quattro ponti che sormontano il canale, mentre la mascotte del gruppo fa il tifo affinchè la nostra barca abbia la meglio su quelle rivali, in una improvvisata disfida tra turisti .

Plaza de Toro

La cultura spagnola è strettamente legata alla corrida. La visita alla Plaza de Toro della Real Maestranza ci ha permesso di capire meglio cosa significhi per loro questo sfida tra l’uomo ed il toro.

Siviglia con bambini-arena

Una guida ci ha condotto nel perimetro esterno, in cui si trovano le stanze di preparazione dei toreri e la cappella in cui ricevono la benedizione prima dell’inizio del combattimento e poi all’esterno spiegandoci la struttura, la disposizione dei posti nelle tribune e le regole di questa sfida. Annessa all’arena c’è il Museo Taurino in cui sono conservati quadri e cimeli vari, appartenuti ai più famosi Matadores. Indipendentemente dal giudizio personale che si possa avere sulla cruenza di questa pratica, è indubbio che dagli spagnoli il torero è considerato come un idolo e questa visita ci ha permesso di arricchire il nostro bagaglio di conoscenza perché attraverso il folclore si entra in contatto con l’anima di un popolo e con le sue radici più profonde.

Siviglia con bambini-cimeli

Gita sul Guadalquivir

La serata sta volgendo al termine, decidiamo quindi di rilassarci guardando Siviglia dal Guadalquivir. Ci imbarchiamo in prossimità della Torre dell’oro -cruceros torre del oro-, assicurandoci i posti in prima fila per sbirciare, senza troppi sforzi, i quartieri adagiati sulle sponde dell’antico Betis (da cui prende il nome la squadra di calcio della città) come quello di  Triana, e ripercorrere il tragitto che seguivano i galeoni che tornavano carichi di beni preziosi dalle spedizioni oltreoceano.

Flamenco

La nostra giornata non è ancora finita perché abbiamo un’ultima cosa da vedere prima di lasciare Siviglia.
Non possiamo assolutamente partire senza avere assistito ad uno spettacolo di Flamenco!!!

Siviglia con bambini-flamenco
Tra le varie offerte scegliamo quella proposta da El patio Sevillano, un locale suggestivo in prossimità della Torre dell’oro. Assistiamo ad uno spettacolo molto vario in cui vengono messi in scena la complessità e la passione che caratterizzano questo ballo, bravissimi i ballerini e spettacolari i costumi.

 Siviglia con bambini: nei dintorni della città

Mentre preparavo il nostro tour, spulciando tra i vari siti e studiando le varie guide, mi sono imbattuta in due attrazioni che hanno subito solleticato la mia fantasia. Abbiamo cosi deciso di prenderci un giorno per esplorare i dintorni di Siviglia.

Appena fuori dal centro abitato, la campagna prende il posto dei palazzi e della civiltà.
Immensi campi ed acquitrini ospitano una avifauna tanto vasta e variegata che di per sé meriterebbe diverse ore per essere fotografata ed ammirata.

Siviglia con bambini-donana
E cosi, contemplando questi scenari e divertendoci a contare gli enormi nidi che le cicogne hanno sapientemente costruito su ogni elemento verticale a loro disposizione, arriviamo in un luogo fuori dal tempo e dallo spazio denominato El Rocio.

Si tratta di un paese in cui le strade sono fatte di terra battuta, le case bianche ricordano lo stile messicano, le carrozze sollevano nuvole di polvere e gli abitanti utilizzano il cavallo per i loro spostamenti. Una sorta di Far West made in Europe. Mentre passeggiamo tra le polverose vie, sbirciando nelle vetrine ricche di artigianato tipico, divertiti osserviamo i cavalieri spronare i loro destrieri a compiere esercizi con le zampe possenti o legare le briglie agli steccati per rifocillarsi o compiere una commissione. L’acquisto del cinturone da cow-boy per mio figlio è d’obbligo!

Siviglia con bambini-el rocio
L’attrazione principale de Il Rocio, che è già da sé una vera attrazione, è il Santuario della Virgen del Rocio, meta annuale di un imponente pellegrinaggio. Altra attrazione è un enorme stagno, sede di una colonia stanziale di fenicotteri e di numerose altre specie di uccelli.

La nostra giornata prosegue in direzione del Parco nazionale della Donana, dichiarato dall’Unesco patrimonio della Biosfera, nel 1980. Si tratta di un vasto ecosistema che si sviluppa attraverso cinque differenti ambienti ed ospita diverse specie animali: tra tutte la lince iberica, simbolo del Parco.

Lasciata l’auto all’ingresso del punto informativo, ci dirigiamo all’interno per entrare in possesso dei nostri biglietti, già acquistati online dall’Italia, ed intraprendere il tour guidato dell’intera area.
Saliamo su un simpatico pulmino anfibio, riuscendo ad accaparrarci i posti in prima fila che ci garantiscono un’ottima visuale dall’ampio finestrino.

Siviglia con bambini-anfibio

La guida (che purtroppo parla solo in spagnolo, sigh!) ci conduce attraverso questo fantastico mondo, svelandoci a poco a poco i suoi segreti. Gli ecosistemi di cui si compone, come dicevo poco sopra, sono cinque: le dune, la spiaggia, la prateria, la zona umida ed il bosco. L’autista-guida ci spiega le caratteristiche di ogni ambiente, soffermandosi nei punti strategici per garantirci i migliori avvistamenti. Riusciamo a vedere cervi, daini, cinghiali, un tipo di mucca e di cavallo autoctoni che vivono allo stato brado e diverse specie di uccelli.
Facciamo poi sosta in un antico villaggio con le case costruite in paglia, in prossimità della foce del Guadalquivir, per scoprire come vivevano gli antichi abitanti della zona. E da ultimo, grazie alla potenza del nostro mezzo, la guida ci fa provare  un po’ di brividi con le montagne russe tra le dune e con una corsa sulla battigia per inseguire i gabbiani veloci.

Siviglia con bambini-cicogna
Una giornata davvero bella ed intensa di cui conserveremo a lungo il ricordo.

Siviglia con bambini: Fuente de Pedra, sulla strada verso Granada

E’ giunta l’ora di lasciare Siviglia per raggiungere la tappa successiva: Granada.
I kilometri da percorrere sono parecchi e quindi decidiamo di far sosta presso la Riserva Naturale “Laguna de Fuente de Piedra” che incontriamo lungo il nostro cammino.

Siviglia con bambini-laguna
Questo enorme specchio d’acqua, il più grande di tutta l’Andalusia,viene scelto ogni anno da circa ventimila coppie di fenicotteri rosa per la nidificazione. Ho da sempre una vera passione -trasmessa a mio figlio- per questa specie di volatile, sia per il meraviglioso colore del suo piumaggio che per la conformazione del suo corpo (ma come fa a volare con quelle zampe cosi lunghe?!).

Presso il centro Valverde la mia passione -e i miei tanti quesiti in materia- sono stati pienamente soddisfatti. Si tratta di un centro di ricerca e di divulgazione sulle caratteristiche, la vita, le migrazioni e la fragilità di questo animale. Molto interessante ed istruttivo per tutti, adulti e bambini, poiché le spiegazioni vengono fornire attraverso numerosi pannelli ed installazioni. La struttura gode di una visuale privilegiata sulla laguna sottostante su cui affaccia tramite una vetrata gigante.

Siviglia con bambini-fuente de pedra

I fenicotteri sono davvero tanti e bellissimi. Per vederli ancora meglio, lasciato il centro, seguiamo un viottolino che costeggia la laguna.
Contenti per quanto visto e quanto appreso risaliamo sul nostro mezzo per arrivare alla meta finale della giornata.

Per concludere, qualche informazione pratica

A Siviglia abbiamo pernottato presso l’ Hotel Monte Triana, nel quartiere di Triana, consigliatissimo sotto ogni punto di vista.
Per quanto riguarda i pasti consiglio:

  • Bodega Santa Cruz, nel Barrio di Santa Cruz, che offre una vasta scelta di montadidos buonissimi ed è davvero molto caratteristico;
  • Vineria Sant’Elmo per i piatti ricercati e la Sangria alla cannella indimenticabile;
  • Mesones Serranito per la cucina tipica andalusa e l’atmosfera.

Dopo Siviglia abbiamo fatto tappa a Granada e poi di nuovo a Malaga, ma di questo ho già parlato qui > Vacanza in Spagna con bambini: alla scoperta dell’Andalusia

Serena
[testi e fotografie di Serena Borghesi]
(La foto di copertina è tratta dall’ originale di Raùl Santos de la Càmara con Licenza Creative Commons)

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L'autrice: *Redazione*

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