Oggi ospitiamo il post di una nuova amica di Bimbieviaggi: Tania ci racconta il suo recente viaggio a Barcellona assieme al suo Sabatino, che alla veneranda età di 2 mesi ho trascorso il suo primo weekend decisamente “fuori porta”!
Si, lo ammetto: appena ho scoperto di essere incinta ho subito pensato ai viaggi a cui avrei dovuto rinunciare.
Anche se la mia gravidanza è stata fortemente voluta, è arrivata in un momento in cui, appena rientrati da un romantico weekend a Parigi per festeggiare i miei trent’anni, pensavamo solo a comprare il prossimo biglietto aereo ed eravamo indecisi tra USA o Indonesia.
Quindi, quando la mia pancia ancora non era spuntata, io già seguivo tutti i blog che trattano del tema viaggi con bambini e, dopo un breve viaggio a Cracovia al quarto mese di gravidanza, sapevo che mi sarebbero spettati lunghi mesi senza volare.
Finalmente a dicembre 2013 nasce il mio piccolino e a Febbraio, in occasione di San Valentino, siamo già pronti a partire, carta d’identità del nano alla mano.
La nostra destinazione è Barcellona, complice una vantaggiosa offerta per famiglie di Alitalia.
Barcellona con neonato: si parte!
L’organizzazione del viaggio è stata fatta in poco meno di una settimana e per la prima volta nella mia vita sono partita senza conoscere a memoria la mappa della metro della città che avrei visitato, né il nome dei ristoranti più tipici o delle attrazioni da non perdere. Riempito l’unico bagaglio con tutto l’occorrente per i vari cambi del bimbo, armati di passeggino, partiamo.
A Fiumicino prenotiamo un residence comodissimo con servizio di navetta gratuita per l’aeroporto, in modo da evitare il passaggio fastidioso presso il parcheggio lunga sosta.
In aeroporto l’operatrice del check in ci fa imbarcare il passeggino, cosa che invece non succederà a Barcellona, ma rimediamo sistemando il bambino in un carrellino con ovetto messo a disposizione da Aeroporti di Roma.
Una volta imbarcati, l’ora di volo corre via veloce tra poppata e cambio del pannolino.
Barcellona con neonato: eccoci a destinazione!
Atterrati a Barcellona ritiriamo il bagaglio e il passeggino, ma ci rendiamo conto che per ritirare auto presa a noleggio presso una compagnia low cost dobbiamo prendere un pullman e recarci presso un altro terminal. Questo è un passaggio che vi consiglio di evitare. In generale vi consiglio caldamente di NON noleggiare l’auto per visitare Barcellona, in quanto i parcheggi coperti sono davvero carissimi, c’è un gran traffico e poi la città si visita benissimo con i mezzi pubblici.
Tornassi indietro eviterei anche di portare il passeggino e opterei per una fascia o un marsupio.
Ritirata l’auto, o meglio il furgoncino, l’unico rimasto a disposizione in cui entrassero passeggino e bagaglio, in poco più di venti minuti siamo presso l’Up Suites Barcellona, bellissimo apart-hotel su Carrer de Valencia. Sistematici nel nostro bellissimo appartamento ad ora di pranzo, usciamo per comprare al supermarket panini e prosciutto per un pranzo veloce seguito da una bella dormita per tutti e tre.
Verso sera usciamo a piedi per cenare a base di tortillas e per fare una bella passeggiata nel nostro quartiere Eixample. La nottata scorre tranquilla con il pupo che dorme per ben sei ora di fila, caso eccezionale!
Il giorno seguente prendiamo l’auto e la parcheggiamo nel parcheggio coperto di Plaça Catalunya e visitiamo la Rambla, il meraviglioso Barrio Gotico con la cattedrale e il mercato della Boqueria, imperdibile.
Arrivata l’ora della poppata ci rechiamo in un comodissimo Starbucks dove allatto e cambio il bimbo. Ad ora di pranzo siamo alla Boqueria a mangiare e bere ottimi frullati.
Nel pomeriggio facciamo un breve giro per negozi nel Quadrato d’oro, visitiamo Casa Battlò e prendiamo la metro per raggiungere la Sagrada Familia.
A quel punto, stremati, riprendiamo la metro e raggiungiamo l’auto per tornare in appartamento.
Se viaggiate con un passeggino vi consiglio di cercare sempre gli ascensori presenti nelle stazioni della metro e nei parcheggi sotterranei. Nonostante siano quasi sempre presenti, mio marito più di una volta ha dovuto portare a mano il passeggino con bimbo dormiente incorporato su e giù per le scale.
La nostra seconda sera la trascorriamo nel bellissimo e suggestivo Passeig del Born, mangiando tapas ai piedi della chiesa di Santa Maria del Mar, il tutto ovviamente allattando con disinvoltura al tavolo del ristorante!
Il giorno seguente ci dedichiamo alla visita della collina del Montjuc e del Museo nazionale di arte catalana (richiedete lo sconto famiglia), in cui faccio mangiare e cambio il bimbo che aveva dormito per tutto il tempo della visita.
Per un pranzo veloce andiamo all’Arena de toros, trasformata in triste centro commerciale. Dopo un riposino in appartamento ci rimettiamo in macchina per una passeggiata nella zona del porto, bella e suggestiva.
L’ultima cena catalana sarà in una piccolissima trattoria vicina al nostro appartamento che serve dei giganteschi piatti di frutti di mare a prezzi modici. Purtroppo però la sala è davvero minuscola, gli ospiti sono tanti e il bimbo inizia ben presto ad innervosirsi. Decidiamo quindi di andarcene lasciando, ahimè, tutto quel ben di Dio sul tavolo. Gli imprevisti di questo tipo sono da mettere in conto quando si viaggia con un bimbo così piccolo, ma se c’è armonia tra i partner tutto si supera con un bel sorriso.
La mattina dopo siamo pronti per ripartire. Mio marito ci lascia al terminal della partenza, mentre lui va a riconsegnare la macchina. Breve pranzo in aeroporto, pausa poppata, cambio, shopping e siamo nuovamente in volo. Tutto fila liscio proprio come all’andata. A Roma ci aspetta il proprietario del residence in cui abbiamo lasciato l’auto, davvero gentilissimo.
Viaggiare con un neonato: le mie emozioni
Viaggiare per la prima volta con nostro figlio è stata un’esperienza entusiasmante, da ripetere quanto prima. Certo è stancante, lo è stata soprattutto per mio marito che ha dovuto più di una voluta caricare e scaricare il passeggino dall’auto o per le scale della metro e dei musei, ma quando c’è da entrambe le parti la voglia di viaggiare insieme, tutto diventa leggero.
E’ stato un viaggio molto diverso da quelli fatti in due perché abbiamo visitato ben pochi musei ed attrazioni e ci siamo dedicati più alle passeggiate all’aria aperta.
Non mi sono trovata per niente male per questo, perché non ho vissuto la frenesia del “dover visitare per forza tutto“, ma mi sono goduta la città con calma e tranquillità, passeggiando, ammirando e mangiando.
Come prima prova è andata più che bene e non vedo l’ora di replicare!!
Tania
[testi e fotografie di Tania Maio]
(*) La foto della Sagrada Familia e è tratta dall’ originale di vgm8383 con Licenza Creative Commons
La foto di copertina è tratta dall’ originale di Alda Silva con Licenza Creative Commons
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Coincidenza! Ma sai che anche il primo volo del mio Alex è stato verso Barcellona?? Era san Valentino del 2011 quindi aveva più o meno l’età del tuo, 2 mesi e mezzo! Cosa dire…condivido tutto quello che hai detto. Anche noi abbiamo passeggiato tanto all’aria aperta, vedendo ben poco della città..inteso come musei e attrazioni. Anche eprchè abbiamo beccato un week end dopo, pur essendo febbraio, la colonnina di mercurio si è attestata sui 18 gradi..O.o poca era la voglia di rinchiudersi..Io ho trovato la metro di Barcellona poco comoda per il passeggino quindi spesso optavo per il marsupio..è sicuramente, come scrivi anche te, la soluzione migliore. Benvenuta, a proposito.;)
Dai, che coincidenza! Insomma, Barcellona super baby friendly direi!
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