Thailandia in gravidanza: il nostro itinerario

A volte basta un semplice “test positivo” per stroncare ogni velleità di continuare a viaggiare. Per noi non è stato così e, incinta di due mesi, ho organizzato un emozionante viaggio in Thailandia…Ecco il nostro viaggio e i consigli pratici per chi viaggia in gravidanza.

Non che serva necessariamente una scusa per viaggiare, ma in occasione del nostro viaggio in Thailandia era andata proprio così…Il medico mi aveva suggerito di staccare un po’ la spina e, dopo un paio di settimane, avevo in mano 2 biglietti aerei Bologna-Bangkok (più 3 voli interni)…

Ho già parlato in questo post “Thailandia alla menta – viaggiare in gravidanza” di come siano andate le cose e di come abbia vissuto queste prime settimane di gravidanza in viaggio: è andato tutto decisamente bene, nonostante l’itinerario fosse stato studiato prima di sapere della gravidanza. Col senno di poi, forse alcune tappe sarebbero da eliminare, soprattutto se si viaggia nei primi mesi della gravidanza, quelli più a rischio, ma tant’è…noi le abbiamo fatte, sono stata bene, mi sono divertita, e mi piace credere che un po’ di gioia sia arrivata anche alla piccola creatura che stava crescendo dentro di me…

Visto che ho già raccontato le emozioni vissute in Thailandia, in questo post riporto un po’ di informazioni pratiche sulle tappe del nostro viaggio:

  • Periodo e durata: aprile 2007, 2 settimane
  • Spesa complessiva (tutto compreso): circa 3.000 euro (in due)
  • Voli intercontinentali (Bologna-Roma-Bangkok e ritorno) e interni (Bangkok-Chiang Mai-Phuket-Bangkok) tutti con la Thai Airways, ottima compagnia che ha anche uffici a Bologna, per chi si organizza il viaggio in autonomia, come noi: per tutti i voli abbiamo speso circa 900 euro a testa.
  • Abbiamo programmato itinerari e prenotato alloggi da casa, via internet (semplice email senza pagamento caparra).

Thailandia in gravidanza: il viaggio e l’arrivo a Bangkok

Il viaggio con Thai Airways è stato decisamente confortevole.thailandia in gravidanza il nostro itinerarioArrivati all’aeroporto di Bangkok di prima mattina, abbiamo preso un taxi per raggiungere l’alloggio prenotato da casa.
Il New Siam Guest House II è una guest house molto semplice, economica, pulita, dotata di piscina e ristorante, in posizione comoda per raggiungere a piedi la famosa Kao San Road.

Kao San Road ci ha consentito di entrare immediatamente in contatto con i profumi, i suoni e le persone della Thailandia: oltre a noi c’erano diversi backpackers occidentali, ma abbiamo comunque respirato un genuino spirito locale tra le bancarelle, i mercatini e le stradine di questo noto quartiere.

A Bangkok siamo rimasti un paio di giorni, sicuramente pochi per visitare le numerose meraviglie che la città offre, ma il caldo asfissiante della capitale per me (al secondo mese di gravidanza) era difficilmente sopportabile, quindi è stato meglio così.

thailandia in gravidanza Wat Po

Siamo comunque riusciti a farci un giro in battello sul Chao Phraya, e a visitare il Wat Po, il famoso tempio buddhista situato nel distretto di Phra Nakhon. Inutile dire che il Wat Po è una tappa imperdibile a Bangkok: una magnificenza difficilmente descrivibile a parole, la devozione che si respira nell’aria, la bellezza commovente del “reclining Buddha” o Buddha d’oro, lungo addirittura 46 metri!

thailandia in gravidanza Wat Po Buddha d'oro

Thailandia in gravidanza: Chiang Mai e il Triangolo d’Oro

Tappa successiva del nostro viaggio è stata Chiang Mai, raggiunta con volo interno da Bangkok.

A Chiang Mai abbiamo alloggiato presso Baan Kaew Guest House: camere pulite e spaziose, economico, bel cortile interno con ristorante, lo consiglio vivamente!
Con loro abbiamo organizzato l’escursione nel “Triangolo d’Oro“. Un’intera giornata in pullmino assieme ad altre 5-6 persone, dall’alba a notte fonda, con tappe: Hot Spring, Chiang Mai vecchia, giro motoscafo sul Mekong con sbarco in Laos, passeggiata per le strade di Mae Sai, al confine con la Birmania e infine visita alla tribù Hacka. Diciamo che tutto in un giorno è decisamente una sfacchinata, soprattutto perché ogni singola tappa avrebbe certamente meritato più tempo. Però abbiamo fatto una bella full immersion in questa (a volte tristemente) famosa zona della Thailandia.
Il giro in motoscafo sul Mekong: un must! (ecco, magari non proprio il massimo per chi è incinta) Parti in Thailandia, attraversi il fiume e sei in Laos, dove puoi anche farti vidimare il passaporto. Arrivi fino in Birmania e poi rientri in Thailandia.thailandia in gravidanza Mekong Laos

La tappa alla tribù degli Hacka è stata un po’ troppo “commercial-turistica” per i miei gusti: se da un lato ci ha consentito di vedere come queste popolazioni vivono (o vivevano?), lontani anni luce dal benché minimo concetto di “civilizzazione” per come siamo abituati a considerarla, dall’altro mi ha fatto un po’ tristezza camminare tra le loro casette, osservarli mentre facevano finta di condurre una vita normale (a parte i parei in vendita presso una capanna), come se fosse normale che io arrivassi in casa loro e mi mettessi a guardarli incuriosita da tanta diversità.

Thailandia in gravidanza la tribu hacka

Altra tappa imperdibile di questa zona è il Doi Suthep, famoso tempio buddhista, riccamente decorato, che si raggiunge tramite una lunga scalinata affiancata da dragoni ondulati, lungo la quale è possibile fare incontri particolari….

thailandia in gravidanza Doi Suthep   thailandia in gravidanza Doi Suther

Per gli amanti delle piante e della botanica in genere, non è male la visita al Bhubing Palace, la residenza invernale del Re Thailandese, con un  grande giardino dove sono stati piantati tantissimi tipi di alberi e piante.

Per chi -come me- ama le bancarelle e lo shopping a prezzi stracciati, mi raccomando, il Night Bazaar di Chiang Mai è il classico posto in cui ti dici: “dovevo venire con la valigia vuota! ora dove le metto tutte queste cose?!” 😉 Presso il bazaar ci sono anche diversi ristorantini economici.

Thailandia in gravidanza: Khao Lak e Isole Similan

Per quanto la parte di Thailandia che abbiamo visitato nell’entroterra sia minuscola rispetto alle numerose meraviglie presenti in questo paese, le tappe percorse finora ci hanno aperto un mondo e ci hanno fatto conoscere una varietà di luoghi incredibile: dalla grande metropoli trafficata al piccolo villaggio nella foresta. Unico filo conduttore: la pacata gentilezza e spontaneità delle persone che abbiamo incontrato, la loro devozione verso una religione che è anche uno stile di vita, i profumi e i colori delle strade e delle bancarelle

A questo punto del viaggio però era giunto il momento di andare al mare: ne avevo proprio bisogno!

thailandia in gravidanza Khao Lak

In questo periodo della gravidanza il bisogno di riposare è parecchio e appena sono riuscita a mettere i piedi a bagno, respirando la dolce brezza marina di un tramonto a Khao Lak, mi sono quasi commossa.
[Non nascondo anche che Khao Lak mi ha scosso parecchio…avevo bene in mente le immagini del devastante Tsunami che nel 2004 aveva colpito pesantemente queste spiagge ed essere lì in quel momento mi ha fatto uno strano effetto, un misto tra compassione e ammirazione per il modo con cui questa terra è riuscita a tornare normale (almeno in apparenza) dopo un dolore così immenso…]

Per raggiungere Khao Lak abbiamo preso un volo interno da Chang Mai a Phuket e da lì ci siamo spostati in taxi fino a Khao Lak, dove siamo rimasti solo una notte, presso i Poseidon Bungalows: carini, economici, non pulitissimi, ma sul mare e in ottima posizione per partire, il giorno successivo, per le Isole Similan.

Le Isole Similan: un paradiso, certo, ma da evitare in gravidanza. 9 meravigliose isolette deserte, solo una dotata di qualche spartano alloggio per accogliere i turisti. Il classico panorama da cartolina, con meravigliose spiagge incontaminate, un mare perfetto, bellissima barriera corallina su cui fare snorkelling.

Thailandia in gravidanza Isole Similan

Il problema? Se stai bene, nessuno. Se per caso dovesse insorgere qualche problemuccio, si trovano a 2 ore di motoscafo dalla terra ferma. Motoscafo in mare aperto (non certo raccomandabile nei primi mesi di gravidanza) che si sposta solo di giorno. Sull’isola nessun presidio medico né di sicurezza. E l’isola, selvaggia com’è, è popolata di serpenti, pipistrelli e topi, tantissimi topi! A noi è andato tutto meravigliosamente, ma consiglio di valutare bene prima di pianificare una permanenza qui durante la gravidanza o con bambini.

Thailandia in gravidanza Isole Similan

La permanenza sulle Isole Similan l’abbiamo prenotata dall’Italia con Jack Similan Tour e siamo stati molto contenti del servizio e dell’organizzazione!
Molti turisti restano sulle isole solo un giorno, ma dormirci è decisamente meglio, soprattutto per godersele in tutta tranquillità quando restano praticamente deserte. Noi ci siamo rimasti 3 giorni.
Gli alloggi disponibili erano di due tipi: le tende sulla spiaggia costavano pochissimi euro al giorno ma sono decisamente poco raccomandabili vista l’enorme quantità di animaletti cui ho accennato qui sopra. Noi abbiamo scelto di alloggiare nel bungalow sulle palafitte, anche se costava di più ed era scomodo da raggiungere, appunto per evitare di dormire con topi e serpenti!
Il ristorante è molto spartano e si mangia solo ed esclusivamente semplice cibo thailandese.
L’unica attività è ovviamente lo snorkeling: ogni giorno con la barca abbiamo visitato le isolette limitrofe e per il resto ci siamo rilassati in spiagga.

Ultima tappa del viaggio: Phuket

La scelta dell’ultima tappa di viaggio ha richiesto parecchio tempo: volevamo visitare un’isola grandicella per girarcela tutta in scooter (ecco, dopo il motoscafo e le Similan, altra cosa poco consigliabile in gravidanza) e alla fine la nostra scelta è ricaduta su Phuket.

Qui abbiamo alloggiato presso Yanui Resort, un piccolo complesso molto carino, con una serie di casette costruite attorno ad una bella piscina.

Thailandia in gravidanza Phuket

Per i nostri gusti, abituati a luoghi spartani, lontani dal turismo di massa e poco costruiti, Phuket non è certo la meta ideale…Thailandia in gravidanza Phuket

Ma allontanandoci un po’ dalle località più note siamo riusciti a trovare spiagge piccole e poco frequentate, come Yanui Beach, Ao Sane Beach o Rawai Beach, bella non tanto per la spiaggia quanto per i tipici ristorantini lungo la strada che costeggia il mare dove, nonostante l’apparenza decisamente spartana, abbiamo mangiato ottimo pesce!

Thailandia in gravidanza Rawai Beach

Spostarsi nell’isola poi ti consente di visitare luoghi magici, templi che sbucano all’improvviso dove meno te l’aspetti, panorami mozzafiato (come quello dal Kata View Point) e tramonti da lasciare senza parole (imperdibile lo spettacolo che si può ammirare al tramonto da Promptape Cape, dove decine e decine di persone si radunano per vedere lo spettacolo della natura assorti in un silenzio surreale).

Thailandia in gravidanza Kata View Point

 

Tutti i consigli pratici per chi viaggia in gravidanza sono a questo link > Thailandia alla menta: viaggiare in gravidanza

Milly
[testi e fotografie (scannerizzate dalle originali) di Milena Marchioni]

 

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L'autrice: * Milly Marchioni *

Mamma di Amanda, classe 2007. Viaggiatrice indipendente, adoro i vulcani, il mare e le isole tropicali ma anche la montagna e in generale i viaggi a contatto con la natura, passando per le città, i piccoli borghi, i castelli, le sagre di paese... Scoprire il mondo con gli occhi di mia figlia mi sta aiutando a crescere come viaggiatrice ma soprattutto come persona.

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