Isole Lofoten e Vesteralen: Norvegia in inverno con i bambini

Conoscete le isole Lofoten e Vesteralen? Si trovano nel nord della Norvegia, sopra il circolo polare artico, e sono la meta del capodanno “vichingo” di Tiziana che oggi ci racconta il suo viaggio in queste terre illuminate dall’Aurora Boreale.

Quando ho dichiarato di aver acquistato i biglietti per andare alle Isole Lofoten a fine dicembre, la prima reazione di familiari e amici è stata quella di guardarmi con un punto di domanda in mezzo alla faccia: “Lofoten dove?!”, seguita da “Che ci vai a fare a dicembre lì? Chissà che freddo farà!”. Io queste isole le sognavo da un pezzo dopo aver visto, non mi ricordo neppure più dove, foto di montagne innevate che si tuffavano nel mare e piccole casette rosse che si affacciavano sui fiordi…

In realtà iniziando a documentarmi qua e là ho scoperto che le Lofoten sono accessibili anche in inverno nonostante la maggior parte delle persone ci vada in estate, inoltre non sono così fredde come si pensa: lungo la costa passa infatti la corrente del Golfo e questa fa sì che si crei un microclima con temperature medie minime a dicembre/gennaio intorno a -3/0°. Con l’abbigliamento invernale che usiamo abitualmente in montagna (tuta da sci, intimo termico ed eventuali scaldini) devo dire che non abbiamo avuto nessun problema.

Per saperne di più:
Bambini sulla neve: cosa mettere in valigia

Lofoten con bambini: norvegia in inverno con bambini

Isole Lofoten con bambini in inverno:
come raggiungerle

Probabilmente se avessi deciso di andare in Thailandia ci avrei messo meno tempo!
Non ci sono ovviamente voli diretti ma bisogna passare da Oslo: se si è fortunati questo sarà l’unico scalo, altrimenti se -come noi- partite da un aeroporto minore, gli scali saranno 2.

Noi abbiamo preso una combinazione di voli Lufthansa, Sas e Austrian Airlines. Da Oslo abbiamo volato su Harstad-Narvik (EVE) e da lì abbiamo noleggiato un furgone per poter girare le isole in autonomia.

Ci sono però altri aeroporti collegati ad Oslo come ad esempio quello di Svolvaer (SVJ), Leknes (LKN) e Andenes (ANX). Un’altra alterativa è quella di volare su Bodø e da lì prendere il traghetto una volta noleggiata l’auto. Io personalmente avevo escluso questa opzione perché avevo letto che in caso di mare agitato il traghetto poteva anche non partire. Anche l’Hurtigruten, il postale dei fiordi, fa diverse tappe sulle isole Lofoten quindi anche questa potrebbe essere un’opzione, ma noi non l’abbiamo approfondita perché preferivamo avere il nostro mezzo per girare in autonomia.

Tra le compagnie che volano fino alle Lofoten e alle Vesterålen potete guardare, oltre a quelle di bandiera, anche le low cost Norwegian e Widerøe. Per l’intera tratta come l’abbiamo fatta noi tenete conto di circa 300 euro a testa.

 

Norvegia in inverno con bambini:
alloggi e pasti

 

ALLOGGI

Abbiamo sempre cercato delle soluzioni con cucina in modo da poterci organizzare in autonomia per i pasti e abbattere così un po’ i costi. Dove possibile la nostra scelta è caduta sulle Rorbuer, le tipiche casette dei pescatori ora riconvertite per il turismo. In particolare vi segnalo “Sakrysøy Rorbuer” a Reine e “Svinøya Rorbuer” a Svolvaer, entrambi si affacciano direttamente sul fiordo e hanno interni caldi, accoglienti e una cucina ben attrezzata.

Alle Versterålen abbiamo alloggiato fuori dal centro di Risøyhamn, direttamente nella guesthouse messa a disposizione dell’ Huskyfarm con cui abbiamo organizzato l’uscita con i cani.

La tipica casa norvegese è attrezzata di tutto e si trova in una posizione strategica, accanto all’huskyfarm e lontana dalle luci della città, quindi potreste avere la fortuna di vedere l’aurora boreale senza muovervi da casa. L’unica cosa da segnalare è che ha 4 stanze e gli altri ambienti, bagno compreso, sono in comune. Noi abbiamo avuto la fortuna di averla tutta a nostra disposizione in quanto eravamo quel giorno gli unici ospiti.

Lofoten con bambini: norvegia in inverno con bambini
Infine per le notti a ridosso dell’arrivo/partenza, ci siamo appoggiati all’Evenes Fjiordhotel che dista una decina di km dall’aeroporto. Le recensioni non erano ottime ma, non essendoci alternative nella zona, abbiamo prenotato e sinceramente ci siamo trovati bene! E’ un albergo senza infamia e senza lode che va benissimo per le notti di passaggio. Per una soluzione da 4 persone considerate circa 150 euro a testa.

 

PASTI

Per quanto riguarda il cibo, diciamo che la Norvegia non è conosciuta per la prelibatezza della sua cucina e, oltre a questo, i pranzi/cene al ristorante sono anche molto cari (30/40 euro a testa)! Noi ci siamo attrezzati portando dall’Italia scorte che manco dovessimo andare su un’isola deserta.

Due volte però abbiamo voluto provare i piatti locali e abbiamo trovato molto buona la carne di renna mentre non abbiamo apprezzato particolarmente lo stoccafisso, che qui la fa da padrone. Per i pranzi è più facile organizzarsi perché quasi tutti i distributori di benzina vendono anche panini con wurstel o salsicce, oppure a Svolvaer abbiamo trovato diversi bar/pasticcerie che vendevano panini con salmone affumicato a prezzi più che umani (circa 5 euro). A Svolvaer c’è anche un supermercato ben fornito di tutto con prezzi di poco più alti rispetto a quelli che si trovano da noi.

Lofoten con bambini: norvegia in inverno con bambini

Norvegia in inverno con bambini:
la notte polare e l’aurora boreale

La notte polare è stata il tormentone dei mesi pre-partenza! Le Lofoten si trovano infatti ben oltre il circolo polare artico e, nel periodo in cui siamo andati noi (fine dicembre / inizio gennaio) c’era la notte polare, questo vuol dire che il sole non sorge mai oltre la linea dell’orizzonte!
Non sapevo sinceramente cosa aspettarmi e alla fine è andata molto meglio di quello che pensavo.

Con la notte polare si hanno circa 4 ore di luce crepuscolare al giorno, indicativamente dalle 10 alle 14, e in queste ore ci si vede benissimo, anzi, il riflesso della neve e dell’acqua e le nuvole rosa/arancio creano un’atmosfera pazzesca.
Certo 4 ore sono davvero poche e, se capitano delle giornate di brutto tempo come è successo a noi, sembrano ancora meno. Per questo motivo, a posteriori, se ne avete la possibilità consiglio senz’altro di andare un po’ più avanti, diciamo tra fine febbraio e marzo, quando ancora è alta la possibilità di vedere l’aurora boreale ma nello stesso tempo le ore di luce si allungano e questo permette di sfruttare meglio le giornate.

notte polare norvegia in inverno con bambini
Per poter vedere l’aurora boreale occorre che il cielo sia sereno e che l’attività geomagnetica (misurata dal fattore KP) sia abbastanza elevato (la scala va da 0 a 9 e occorre un valore almeno pari a 4 perché sia visibile).
Per monitorare le possibilità di riuscita avevamo scaricato diverse applicazioni, in particolare “norway lights” e “northern lights forecast”. Nonostante fossimo nel periodo giusto purtroppo l’abbiamo solo intravista dietro le nuvole (motivo per cui ci toccherà fare un altro viaggio invernale a nord!).

Le condizioni atmosferiche sono molto variabili, occorre avere una buona dose di “fattore C” e tanta perseveranza!
Noi a posteriori ci siamo mangiati le mani: nell’unica notte che sulla carta aveva tutti i parametri ottimali abbiamo atteso fino a oltre la mezzanotte che il cielo si aprisse poi, avendo la bimba con qualche linea di febbre e un’escursione programmata la mattina dopo, siamo tornati a casa. Il giorno successivo abbiamo scoperto che verso le 2 di notte il cielo si è schiarito e l’aurora si è vista in tutto il suo splendore quindi l’unico consiglio che mi sento di darvi è di attrezzarvi per poter stare in macchina molte ore (noi avevamo preso una coperta pesante nel caso qualche bimba si fosse addormentata e qualche snack) oppure cercare un alloggio isolato fuori dalle città.
E’ possibile partecipare anche a una delle tante escursioni organizzate alla caccia dell’aurora, noi avendo un nostro mezzo abbiamo preferito fare in autonomia.

 

Lofoten con bambini:
noleggio auto e condizioni delle strade in inverno

Secondo me la scelta migliore è quella di avere un’auto propria in modo da poter esplorare le isole, i paesini e le spiagge in tutta libertà. In realtà ci sono anche dei collegamenti via bus ma, soprattutto in inverno, non sono molto frequenti e collegano solo i centri principali.

Noi, essendo in 6, abbiamo noleggiato un furgone e per questo ci siamo rivolti a https://www.rentalcar-lofoten.com che è un noleggiatore locale con diversi uffici, che mi era stato consigliato proprio da un norvegese e devo dire ci siamo trovati bene. Il mezzo era nuovo e perfettamente equipaggiato per la stagione invernale. Se vi basta un’auto ci si può rivolgere anche ai più noti noleggiatori internazionali presenti in aeroporto.

Il costo per il noleggio è di circa 50/60 euro al giorno. Indispensabile in inverno è avere un mezzo equipaggiato con gomme chiodate, che vengono montate direttamente dall’autonoleggio: accertatevi solamente che il kit invernale sia compreso nel prezzo.

La condizione invernale delle strade era un grande interrogativo prima di partire: fortunatamente non abbiamo avuto nessun problema nonostante la neve fosse davvero tantissima.

La E10 è la strada principale che collega tramite ponti e gallerie tutte le isole dell’arcipelago, gli spazzaneve passano costantemente e sul fondo si forma uno strato di neve compatta e ghiaccio che si affronta tranquillamente con il mezzo adeguatamente attrezzato.

lofoten con bambini in inverno - norvegia in inverno

Lofoten con bambini:
il nostro itinerario

Per quanto riguarda il nostro itinerario, abbiamo deciso si spostarci anche per i pernottamenti piuttosto che fare base a Svolvaer per l’intera durata del soggiorno e fare escursioni da lì come scelgono molte persone. A posteriori sono assolutamente soddisfatta della scelta, sia perché ci vuole un bel po’ di tempo per spostarsi da una parte all’altra, sia perché Svolvaer è sicuramente la cittadina meno caratteristica.

La parte che paesaggisticamente ci è piaciuta di più è quella che da Svolvaer va verso Reine e ancora più avanti fino all’ultimo paesino delle Lofoten, il bellissimo borgo di Å! Sulla strada è tutto un susseguirsi di fiordi ghiacciati, spiagge innevate e paesini da cartolina come Sakrisøy, Hamnøya ed Henningsvaer. Il mio consiglio è quello di programmare le giornate in base al meteo e girare, tanto le pause fotografiche non mancheranno.

Se doveste decidere di fare base a Svolvaer e da qui partire per le diverse escursioni senza voler noleggiare una macchina, vi segnalo l’agenzia locale “Lofoten Lights” gestita da una coppia italiana. Oltre ad essere ottimamente recensiti si sono dimostrati molto preparati e, visto il giro che avevo in mente di fare, sono stati loro stessi a consigliarmi di prendere una macchina e girare in autonomia, quindi si sono rivelati anche molto onesti.

Tolte la prima e l’ultima notte che abbiamo passato vicino all’aeroporto di Evenes, inizialmente avevamo suddiviso le notti in questo modo: 2 notti a Reine, 1 notte a Svolvaer, 2 notti ad Andenes. In particolare le notti ad Andenes erano state inserite per partecipare all’escursione di avvistamento delle balene e delle orche: purtroppo le condizioni del mare non hanno permesso l’uscita quindi, avendolo saputo in anticipo, abbiamo cancellato quelle 2 notti aggiungendone una in più a Svolvaer ed una ad Andoy.

 

Escursioni alle Isole Lofoten

Qui di seguito alcune delle attività che abbiamo fatto o che avevamo programmato (le escursioni sono una voce importante del budget, tolti i musei per cui avevo considerato 30/35 euro a testa con riduzioni per i bambini, per le altre dovete mettere in contro tra gli 80 e i 120 euro a testa con qualche riduzione non significativa per i bambini).

Reine: “Safari to the Maelstrom and Bird Island” con Aqua Lofoten Coast Adventure

Partendo dalla cittadina di Reine si naviga lungo la costa per avvistare le aquile di mare e per vedere i magnifici picchi montuosi che si tuffano nelle acque scure, si superano dei villaggi di pesca abbandonati e si arriva fino al Maelstrom, un tratto di mare che, per la conformazione del fondale, è caratterizzato da forti correnti (spesso rappresentato sulle vecchie mappe norvegesi come un vortice che risucchia le barche di passaggio).

Il punto finale del safari è Bird Island, luogo di nidificazione di diverse specie di uccelli. Questa escursione viene fatta in gommone (Aqua Lofoten fornisce tutte le tute per non congelare in mezzo al mare) e può essere fatta dai 6 anni di età ma sinceramente la questione sicurezza mi ha lasciato un po’ perplessa e per questo la consiglio a chi ha bambini un po’ più grandi (la mia bimba aveva 10 anni mentre la sorellina di 7 era malata e quindi non l’ha fatta): si hanno tutti i galleggianti del caso fissati con cinghie al corpo, però la seduta sul gommone è di fatto una “cavalcatura” con un maniglione davanti a cui tenersi per non sbalzare fuori, è quindi indispensabile essere abbastanza alti per fissare bene i piedi a terra. Sicuramente è un’esperienza adrenalinica ed è necessario non soffrire il mal di mare, io e mia figlia abbiamo riso un sacco, mi sono sentita molto barca di Greenpeace che insegue la baleniera, Capitano Lars andava come un pazzo e il mare era molto agitato con grandi onde, soprattutto nel Maelstrom (nonostante ci abbia detto che non erano neppure così alte).

Lofoten con bambini: norvegia in inverno con bambini
Se si volessero vedere le aquile di mare ci sono diverse escursioni che partono anche da Svolvaer e, poiché le aquile vengono richiamate con del pesce, è possibile vederle molto più da vicino rispetto a come le abbiamo viste noi. A me personalmente non piace l’idea di disturbare gli animali nel loro ambiente naturale ma può essere un’alternativa più appagante per i bambini.

 

Svolvaer: “Snowshoe Explorer” con XXLofoten

Ciaspolata sulle alture intorno a Svolvaer che parte dalla pista di sci di fondo appena fuori dalla cittadina. Questa escursione l’ha fatta mio marito perché la piccola non stava molto bene, il giorno dopo però, sfruttando una giornata di bel tempo e il fatto che tutti fossimo in salute, abbiamo rifatto lo stesso percorso rimanendo però sulla pista. Complice il paesaggio innevato e la luce crepuscolare che creava delle ombre meravigliose intorno alle poche nuvole, è stata una passeggiata magica che è piaciuta a tutta la famiglia.

 

Andenes: “Whale and killer whale safari” con Sea Safari Andenes

All’estremo nord delle Versterålen, partendo dalla cittadina di Andenes, le balene sono visibili tutto l’anno mentre le orche arrivano generalmente tra fine dicembre e metà febbraio, a seguito dell’arrivo delle aringhe nel fiordo. Questa è stata un’escursione tanto desiderata ma che purtroppo non abbiamo potuto fare per il brutto tempo e per le condizioni del mare che non permettevano l’uscita del gommone. Volevo comunque spendere una parola per Sea Safari con cui avevamo prenotato l’uscita in mare: nei mesi precedenti alla partenza e nei giorni prima dell’escursione sono sempre stata in contatto con Sara, una biologa marina italiana che lavora presso questa società e che si è dimostrata di una gentilezza e di una professionalità unica! Lei stessa mi aveva suggerito di prevedere 2 notti ad Andenes nel caso in cui la prima uscita non si fosse potuta fare a causa del maltempo.
Purtroppo noi siamo stati molto sfortunati con il meteo ma, grazie a questo contatto diretto che ci aggiornava costantemente, abbiamo evitato di fare tutta la strada fino a nord e abbiamo potuto cambiare i nostri piani in corso. Con Sea Safari tra l’altro è possibile prenotare anche degli appartamenti che dalle foto parevano molto carini e Sara e gli altri biologi, presso il loro centro, tengono giornalmente presentazioni sull’affascinante mondo dei mammiferi marini. Se dovessi tornare sicuramente ricontatterei loro.

escursioni lofoten in inverno con bambini

Andenes: Spaceship Aurora

Era l’altra attività che mi ero segnata per occupare la seconda giornata ad Andeses, si tratta di un museo dedicato allo studio dell’aurora boreale e dei fenomeni magnetici con all’interno anche un simulatore di volo.

 

Risøyamn: “Escursione con gli husky” con Husky-Andøy

Sicuramente una delle attività che più è piaciuta alle bambine e che ancora raccontano e si ricordano. Katrin, la proprietaria della huskyfarm, ha un amore viscerale per i suoi cani e ci ha coinvolto raccontandoci tanti aneddoti su questi bellissimi cucciolotti. Soggiornando nella loro guesthouse abbiamo potuto vedere come i cani vengono accuditi, li abbiamo coccolati e li abbiamo visti mangiare, abbiamo passato la serata davanti al caminetto acceso e alla mattina eravamo pronti per partire con le nostre slitte. Le slitte portano al massimo 2 adulti e un bambino e sono guidate da Katrin e da suo marito, prima di partire i cani sono eccitatissimi, abbaiano e si percepisce la loro voglia di correre, appena si parte però tutto si fa silenzio, il paesaggio innevato è meraviglioso e si sente solo la neve che scricchiola sotto alla slitta. Katrin ci ha detto che ha provato a portare in slitta anche bambini di 2/3 anni quindi è davvero un’attività adatta a tutta la famiglia.

Bøstad: Lofotr Viking Museum

Noi ci siamo capitati il 31 dicembre nel trasferimento verso Reine e lo abbiamo trovato chiuso, quindi nel caso controllate le date. Non ho purtroppo una recensione diretta ma mi era stato consigliato proprio da un norvegese sapendo che viaggiavo con bambini.

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Tirando le somme, per noi è stata una vacanza con alcune esperienze eccezionali e altre diverse da come ce le eravamo immaginate a causa di alcuni imprevisti che abbiamo avuto. Se venite a nord nella stagione invernale credo che qualche cambio di programma debba essere messo in conto, soprattutto in caso di mal tempo e considerando le poche ore di luce. Verrete però ripagati dei magnifici paesaggi e dai colori che ci sono quando il cielo è sereno. A noi è rimasta la voglia di tornare, magari in estate per provare altre attività oppure di nuovo in inverno per ritentare la fortuna con l’aurora boreale.

 

Tiziana

{testi e fotografie di Tiziana Balatti}
{foto di copertina di Luca Tagliani Shutterstock}

 

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L'autrice: Tiziana

Tiziana

Mamma di Anna, classe 2007, e Benedetta, classe 2010. Io e papà Fabio siamo viaggiatori da sempre e, con l’arrivo delle bimbe, non abbiamo fatto altro che continuare questa nostra grande passione cercando di trasmetterla a loro. Per noi ogni motivo è buono per partire alla scoperta di qualcosa di nuovo, che sia un paese lontano, una città o semplicemente una gita fuori porta. Scoprire il mondo con le nostre piccole donne è ancora più bello ed è fantastico vedere come si trovano a loro agio in qualsiasi situazione! In un mondo che cambia alla velocità della luce crediamo che questo sia un grandissimo regalo che le aiuterà ad affrontare al meglio il futuro, sempre nel rispetto del diverso.

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