Viaggio in Namibia: come organizzare un on the road con i bimbi

Come organizzare al meglio un viaggio itinerante in Namibia? Ecco i consigli di mamma Alessia, che è andata con Giulia di 3 anni, per un’avventura nel deserto a caccia (fotografica) di animali selvaggi con tutta la famiglia.

Il viaggio in Namibia inizia in un freddo pomeriggio di gennaio mentre curioso su Skyscanner e trovo un ottimo volo dell’Ethiopian, con un solo scalo, dall’Italia per Windhoek.
– Primo ostacolo da superare: riuscire a trovare un fuoristrada attrezzato camping per il nostro giro (la disponibilità è scarsa e la richiesta in agosto è altissima). Invio circa 16 mail, fortunatamente qualche noleggiatore ha ancora veicoli a disposizione.
– Secondo ostacolo: i pernottamenti all’interno dei parchi. Da qualche tempo la Namibia wildlife resorts, che gestisce le strutture all’interno del parchi, ha un sito che permette di controllare in tempo reale la disponibilità e trovo ciò che mi serve. Il destino ha deciso: quest’anno si va in Namibia!

Ethiopian si rivela una compagnia senza infamia ée lode: non è particolarmente baby-friendly ma per noi non è un problema. Il primo volo è confortevole, viaggiamo con il dreamliner, lo spazio tra i sedili è umano e i grandi finestrini in vetro elettrocromico, se fosse giorno, consentirebbero di godere al meglio del panorama sottostante. Anche la sosta di due ore ad Addis Abeba è assolutamente gestibile anche con un bimbo piccolo.

Il secondo volo è decisamente meno confortevole, lo spazio è ristretto e non c’è intrattenimento individuale a bordo. Atterriamo a Windhoek dove il controllo dei passaporti e ritiro dei bagagli procede velocemente, è un piccolo aeroporto e non ci sono molti voli in arrivo.

VIAGGIO IN NAMIBIA: INFORMAZIONI PRATICHE

Noleggiare l’auto in Namibia

Personalmente non posso parlare bene di Savanna Car Hire; ci hanno dato un’auto con pneumatici molto usurati per il giro che dovevamo fare. L’attrezzatura in consegna è buona (doppio serbatoio, due ruote di scorta, seconda batteria, frigo, più tutto il necessario per campeggiare), ma il tutto è buttato alla rinfusa nel canopy, senza divisori, ripiani o binari estraibili, il che rende faticoso prendere qualcosa ogni volta. Il manometro del compressore era rotto e abbiamo dovuto comprarne uno manuale, la cover della tenda usurata, una sola lanterna. Mi ha dato l’impressione, confermata da altre persone, che i clienti diretti siano di serie b, mentre quelli che arrivano dalle agenzie di serie A.
Per quanto riguarda la costosa assicurazione pneumatici, prima di decidere date un’occhiata, se sono nuovi o in buone condizioni, io consiglio di non farla perché difficilmente si bucheranno, mentre se sono in cattive condizioni meglio farla (ma occhio che solo due sono coperti).

Noi abbiamo percorso 4290 km, più della metà su sterrato, le strade asfaltate sono ottimamente tenute, quelle sterrate dipende: occhio alla velocità e non guidare con il buio. Per ogni superficie è meglio settare la pressione dei pneumatici: si evita usura, si consuma meno carburante e si guida meglio.

viaggio in namibia con bimbi come organizzarsi

 

I campeggi della Namibia

In Namibia abbiamo alloggiato in diversi campeggi e devo dire che li promuovo a pieni voti: le strutture provate da noi erano tutte situate in contesti naturali meravigliosi, spesso isolati, molte piazzole avevano una zona wc/doccia in muratura ad uso esclusivo, altri un ablution block comune, in ogni caso tutti pulitissimi, carta igienica a volontà, acqua calda (in alcuni camp disponibile solo dalle 16 in poi). Quasi tutte le piazzole avevano il power e il water point, tutte l’onnipresente baai (spesso attrezzato con griglia e piastra) e il bidone per i rifiuti.

Spesso il campeggio fa parte di un lodge, quindi sono presenti servizi come bar, ristorante, piscina, tutti vendono la legna per il fuoco, insomma le comodità non mancano.

Le piazzole sono situate sotto grandi alberi che riparano dal sole, anche se in agosto sono spogli, spaziose, ben distanziate tra loro e purtroppo molto polverose.

Non abbiamo mai avuto la sensazione di confusione (tranne all’interno dell’Etosha), la sera e la notte c’era ovunque silenzio.

 

Quanto costa un viaggio in Namibia

Il costo maggiore della vacanza in Namibia è rappresentato dal volo e dal noleggio auto, poiché i campeggi, i pasti e gli ingressi ai parchi sono economici e i bambini sotto i 6 anni non pagano.

Il carburante è sui 0.80 € al litro.

Ho trovato invece molto costose le attività e le escursioni fatte in loco (mezza giornata a Sandwich Harbour 176 €).

viaggio in namibia con bimbi come organizzarsi

VIAGGIO ITINERANTE IN NAMIBIA:
COME ORGANIZZARE LA CAMBUSA E LE ATTREZZATURE

Tutto quello che serve si trova al supermercato: noi siamo affezionati allo Spar e andiamo quasi sempre lì. Sono ben forniti, ovviamente con i limiti di un contesto differente dall’Italia, e i prezzi bassi. Prodotti per bimbi piccoli (omogeneizzati, pannolini, pappe pronte) si trovano di varie marche. Abbiamo preferito pasti che si potessero preparare velocemente e utilizzando poche pentole. Dall’Italia ho portato solo 2 vasetti di pesto e due buste di risotto pronto.

Come bagagli suggerisco di portare qualcosa di morbido che non occupi molto spazio: noi abbiamo optato per i soliti due zaini (70+50L) e un borsone capiente. Una volta arrivati, abbiamo svuotato gli zaini, li abbiamo chiusi nei sacchettoni della spazzatura, messi via e riempito, con i comodissimi organizer, il borsone, in modo da avere tutto a portata di mano in un solo posto. Abbiamo anche organizzato un sacco con la roba per la notte e uno scatolone con la roba da bagno.

Le attrezzature necessarie che mi sento di consigliarvi sono:

  • un sacco a pelo invernale per dormire (i nostri sono di Decathlon temperatura comfort +10) si possono unire per formare un matrimoniale;
  • un pigiama invernale;
  • i calzettoni termici.

Le temperature notturne, soprattutto al sud, sono basse, ma con questi accorgimenti non patirete il freddo. Inoltre chiudete bene gli spifferi della tenda.

  • Inverter è indispensabile per caricare durante la marcia i millemila aggeggi elettronici che vi porterete dietro;
  • accessori vari: nastro americano (è un tuttofare utilissimo), filo per stendere, torce (comodissime quelle da testa, che non avevamo sgrunt!), teli e asciugamani in microfibra, adattatore, guanti da lavoro (indispensabili per raccogliere legna, cambiare ruote, accendere il fuoco, settare il campo ecc..), coltellino svizzero, strofinacci da cucina e, per me, è anche indispensabile la tovaglia, sì anche nella savana mi piace apparecchiare bene la tavola;
  • sacchi grandi (quelli neri) per l’immondizia per riparare i bagagli (la polvere non perdona, soprattutto nel canopy);
  • portate assolutamente crema per le mani, per il viso e burro cacao lperché la pelle si secca tantissimo.

 

viaggio in namibia con bimbi come organizzarsi

IL CLIMA IN NAMIBIA IN AGOSTO

In Namibia ad Agosto è caldo e secchissimo durante il giorno, freddo e secco durante la notte. Se stendete qualcosa in mezz’ora è tutto asciutto! Unica eccezione la costa, durante l’inverno nebbiosa e umida.

 

I BAMBINI IN NAMIBIA

In Namibia abbiamo incontrato bimbi di tutte le età. A mio parere, è un viaggio fattibile anche con bimbi molto piccoli (Giuli ha tre anni e mezzo), l’unico vincolo è che sopportino bene i lunghi tragitti in auto.

Non ci sono particolari pericoli, i campi all’interno dei parchi sono recintati, anzi questa terra selvaggia è a misura di bambino, non c’è nulla da rompere, nessuno da disturbare, niente con cui farsi male (con le dovute precauzioni s’intende)!

Non sono richiesti vaccini particolari, l’acqua è sicura e il rischio malaria durante l’inverno assente (eccetto la zona del Caprivi dove comunque è basso).

Le strutture sanitarie e farmacie sono presenti nelle cittadine anche molto piccole, ma non so che standard abbiano. Io ho portato una piccola farmacia da viaggio (tachipirina, fermenti e sali minerali, antibiotico ad ampio spettro) e il mio indispensabile kit di pronto soccorso.

viaggio in namibia con bimbi come organizzarsi

GAME DRIVE IN NAMIBIA: LA CACCIA FOTOGRAFICA

La caccia fotografica di animali è la parte più divertente del viaggio.
Gli avvistamenti dei predatori non sono così scontati, occorre molta pazienza, tempo, un buon binocolo, saper interpretare i piccoli indizi che rivelano se un felino è nei paraggi (non disperate l’esercizio e l’esperienza vi faranno diventare bravissimi) e tanta fortuna.
Consiglio di leggere prima, durante e dopo il libro di Lambertini “Guida dei mammiferi d’Africa” è di facile lettura, esaustivo, ma soprattutto possiede un pizzico di ironia, il che non guasta mai.
Alcuni animali (elefanti, rinoceronti, bufali), anche in auto, sono pericolosi se caricano: vanno approcciati con rispetto e cautela. Il mattino presto, dalle 6 alle 10, e il tardo pomeriggio fino al tramonto sono i momenti migliori per avvistare i predatori in attività.
Quindi seguite i ritmi della natura e non ve ne pentirete.

Non mi resta che iniziare a raccontarvi del nostro viaggio: Diario di viaggio in Namibia: l’arrivo al Tropico del Capricorno

Trovate tutti i miei articoli a questo link: NAMIBIA BY ALESSIA

 

Alessia

{testi e fotografie di Alessia Gioacchino}
{foto di copertina di Di Oleg Znamenskiy/Shutterstock}

 

Per saperne di più > Viaggiare in Namibia con bambini: tutti i nostri tracconti

 

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Commenti

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  • Reply Marco

    Ciao, ho letto con interesse il tuo articolo del viaggio in Namibia, vorrei sapere, dato che ho visto che avete noleggiato un mezzo con le tende montate sopra, se è obbligatorio o quantomeno consigliato pernottare nei campeggi o se avete anche pernottato al di fuori degli stessi.

    • Reply Alessia

      Ciao, noi abbiamo sempre pernottato in campeggi attrezzati, il campeggio libero penso sia vietato ovunque, sicuramente lo è all’interno dei parchi. I campeggi in namibia sono ben tenuti, poco costosi e hanno quasi tutti dei servizi (bagno, acqua corrente, presa elettrica, brai) che semplificano molto la vita into the wild.

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