Weekend a Venezia con bebè: itinerario di viaggio e consigli pratici

[GUEST POST]  Come trascorrere un wekend lungo a Venezia con bebè di 5 mesi? Ecco il diario di viaggio di Marzia, con tanti consigli pratici per godersi una vacanza last minute in una delle città che il mondo ci invidia.

Dove andare all’ultimo minuto se il lavoro ci regala tre giorni di ferie improvvise? Il lunedì prima di Pasqua è troppo tardi per trovare dei voli a prezzi decenti così, sfruttando la vicinanza, decidiamo di andare con la nostra auto nella bellissima Venezia. Sia io che mio marito l’abbiamo visitata da bambini e poi basta..vergogna!

Purtroppo, non è facile trovare qualcosa dentro la città a prezzi accessibili e non vogliamo saperne di dormire fuori…sto per cambiare meta quando qualcosa salta fuori: una piccola pensioncina, dietro piazza San Marco, ha una doppia con bagno separato a 90 euro a notte. Chiedo se mi possono mettere il lettino del bimbo in camera e, al loro sì, prenoto! Si tratta dell’Hotel città di Milano: pensioncina senza infamia e senza lode: pulita ma datata, colazione scarsa. Posizione superlativa.
Così il mercoledì mattina impacchettiamo noi stessi, il nostro Alex di cinque mesi, e partiamo verso la laguna. L’hotel ha posto solo fino a venerdì mattina, pazienza, qualcosa ci inventeremo strada facendo. Di sicuro non torneremo a casa prima!
Venezia con bebe'

Venezia con bebè: consigli per l’uso

Una delle città più famose del mondo ha bisogno di alcuni consigli per essere vista al meglio. Ecco i miei, senza nessuna pretesa di essere esaustiva.
Il viaggio si è svolto nell’aprile del 2011.

Scegliere come arrivare
Io non avevo alcuna voglia di prendere il treno con Alex (che all’epoca aveva 5 mesi), ma è sicuramente l’alternativa più economica.
Se come noi, avendo un bimbo piccolo al seguito volete arrivare il più possibile avanti in auto, la potete lasciare in piazzale Roma (parcheggi poco economici: 20 euro circa al giorno) e poi andare a piazza San Marco con il vaporetto. Se prenotate prima il parcheggio potete risparmiare qualche euro al giorno: potete farlo ad es su Hellovenezia. Io avevo scelto l’autorimessa comunale, uno dei più economici (ma cambia poco). Un’alternativa più economica è parcheggiare a Mestre, dove si trova per circa 10 euro al giorno, e arrivare a Santa Lucia in treno.
Se amate camminare e viaggiate leggeri da Piazzale Roma e da Santa Lucia si può arrivare a piazza San Marco a piedi: rispettivamente 40 e 20 minuti. Ne sono certa perché noi l’abbiamo fatta al ritorno e sono i nostri tempi di persone abbastanza allenate ma molto zavorrate: bambino, passeggino, bagagli ecc…

Scegliere come muoversi
Ogni corsa di Vaporetto costa 6,50 euro!  Ci sono dei pass da più ore, che permettono di risparmiare qualcosa se si accorpano vari spostamenti nella stessa giornata, come abbiamo fatto noi e come racconterò.
Ma per muoversi a Venezia e scoprire la città il modo migliore è certamente quello di usare i propri piedi: permettono non solo di risparmiare, ma di scoprire quegli angoli dove il turista di giornata non arriva. E sono proprio quelli più suggestivi. Venezia con bebè

Scegliere dove dormire
Se potete farlo, dormite a Venezia. Costa parecchio: con quello che io ho speso per una pensioncina spartana si potrebbe alloggiare in un 4 stelle a Mestre. Ma ne è valsa la pena: quando tramonta il sole molti turisti abbandonano la città e le calli e i campi acquistano un fascino particolare che vi perderete se dormirete fuori.

Scegliere come e cosa mangiare
Noi abbiamo provato diverse trattorie in cui abbiamo mangiato molto bene: anche in questo caso, i prezzi non sono certo economici. Anche cercando sulla Routard i locali più spartani, raramente un piatto scende sotto i 10 euro. E poi si aggiungono il coperto, il servizio…e il conto, inevitabilmente, sale. Eccole qui:

  • Al Vecio Fritolin (ottimo il pesce, sempre pieno. Prenotazione consigliata)
  • Osteria Enoteca Giorgione (buono tutto, bei tavolini all’aperto)
  • Al Nono risorto (nel 2011 e molti anni prima era un must, ora mi dicono che abbia cambiato gestione e non sia più all’altezza di una volta. Peccato)
  • Da Rivetta (indirizzo storico della città, ci vanno molti veneziani a mangiare, quindi è sempre pieno. Se riuscite, prenotate)

Cosa mangiare? Ovviamente pesce. Un must di tutta la provincia: le seppie in umido con la polenta (bianca, per carità). E ovviamente, il fegato alla veneziana! I tramezzini veneziani, infine, sono un modo ottimo per riempirsi la pancia contenendo i costi: sono buonissimi!

Scegliere cosa visitare da casa
Se avete poco tempo e viaggiate in alta stagione (e Pasqua lo è) risparmierete tempo prenotando in anticipo alcune visite tipo quella ai Musei Civici Veneziani. Io l’ho fatto la sera prima e si è rivelato fondamentale.

La premessa nella premessa: Venezia e i bambini

Venezia non è certo la città più adatta da visitare con i bimbi piccoli. La nostra fortuna è che il nostro aveva solo cinque mesi e adorava stare nel marsupio.
Se la vostra idea è girare tutto il giorno con il passeggino, cambiate assolutamente meta! Venezia è piena di scalini, di ponti…anche salire e scendere dai vaporetti con il passeggino è tutt’altro che agevole. Venezia con bebè Neanche i Musei sono molto accessibili ai bimbi: nel palazzo Ducale va lasciato obbligatoriamente nel guardaroba e nella Torre dell’Orologio non è ammesso l’ingresso ai bambini sotto i 6 anni. Vi consiglio anche di fare come noi: lasciare a casa i trolley a favore degli zaini (noi ne abbiamo due da 50 litri): quando arrivate, le mani vi servono libere per tirare su e giù il passeggino dalle scale, dai ponti e dai vaporetti!
Per quanto riguarda i ristoranti poi, pochissimi ho trovato i seggioloni (consiglio di portarselo).
Pollice alzato invece per molti dei bagni pubblici (tutti con ingresso a pagamento, 1,50 euro) : hanno la nursery per cambiare i bimbi. Siccome nel periodo in cui siamo andati faceva caldo, io l’ho sempre cambiato dove mi trovavo, quindi non vi saprei dire come sono.
In conclusione: per noi è stata una bellissima vacanza perché abbiamo rinunciato spesso e volentieri al passeggino. In caso contrario, senza il marsupio, credo sarebbe stata un supplizio. Finite le premesse, ecco come abbiamo passato le nostre giornate a Venezia.

Venezia con bebè: il nostro diario di viaggio

Venezia con bebè: a zonzo per le Calli (20 aprile)

Nonostante Piazza San Marco sia a 200 metri dal nostro hotel, decidiamo di rimandarne la visita ai giorni successivi per fare un primo tour a piedi della città. Ci buttiamo a sinistra della piazza (guardando il mare) lungo la Riva degli Schiavoni, passiamo davanti al Ponte dei Sospiri (nel 2011 ancora impacchettato!) e camminiamo fino all’Arsenale, dal quale ripieghiamo verso l’interno della città fino ad arrivare al Ponte di Rialto. Bello ma pieno zeppo di turisti! Quando ci passeremo nelle due sere sarà tutta un’altra cosa: capite perché dicevo che è importante dormire qui? Arrivati al Ponte non siamo ancora stanchi, così ci spingiamo fino alle Zattere dove facciamo merenda alla famosa Gelateria Nico: io assaggio il loro storico Gianduiotto ed è veramente una bomba (di bontà, ma anche calorica!). Gelato, foto di rito e sono quasi le sei. E’ tempo di tornare in hotel: Alex deve mangiare e noi abbiamo bisogno di una doccia.
Più tardi, quando usciremo per cena, potremo ammirare Venezia al tramonto: certo che è bello viaggiare ad aprile, quando le giornate sono lunghissime e il tramonto è quasi alle otto di sera!

Venezia con bebè: le isole e il Canal Grande (21 Aprile)

Oggi, come anticipato nella premessa, facciamo il pass dei vaporetti di 12 ore, cercando di sfruttarlo il più possibile. venezia con bebè La prima meta della giornata è l’isola di Burano, famosa in tutto il mondo per le sue case multicolore. L’isola non è vicinissima, sono 40 minuti di vaporetto, ma è una tale meraviglia che vale sicuramente la pena! Ci sono pochi turisti, anche se Venezia è pienissima: la giriamo in lungo in largo, in un’ora si fa tutto tranquillamente.
Facciamo anche sosta in una pasticceria a comprare i famosi “Essi“, biscottini tipici dell’isola (inutile dire che, dato quanto camminiamo, non arriveranno mai a casa con noi!).
Finita la visita, sempre con il nostro pass riprendiamo il vaporetto del ritorno, che sosta a Murano (che a noi però non interessa) prima di arrivare a Fondamente Nuove.

Qui decidiamo di scendere e tornare a piedi al nostro albergo, dove vogliamo recuperare il passeggino di Alex per fargli fare la pennichella dopo pranzo. La scelta si rivela felice, perché esploriamo un’altra bella zona di Venezia e a Cannaregio scoviamo anche un’osteria dove mangiamo benissimo. Dopo pranzo facciamo ancora un giretto nella zona di Cannaregio, poi torniamo in hotel a riposare  un po’ ….Venezia con bebè Burano a colori

Al tramonto usciamo e, sfruttando il nostro pass dei Vaporetti, prendiamo il numero 1 che da piazza San Marco arriva alla stazione Santa Lucia, percorrendo tutto il canal Grande. Non è un giro turistico, il vaporetto fa qua servizio attivo ma è un percorso che consiglio vivamente di fare perché consente un punto di vista privilegiato sui bellissimi Palazzi Veneziani: quando la repubblica di Venezia era al suo massimo splendore, infatti, i mercanti veneziani usavano rendere più sontuose la facciata sul canale, quella di rappresentanza, rispetto a quelle sulle calli interne, quindi dall’acqua si possono ammirare strutture fantastiche!. Perché fare al tramonto questa gita? Perché il sole che cala colora le facciate di una calda luce dorata e tutto diventa più suggestivo. venezia con bebè Stasera abbiamo fatto abbastanza tardi quindi con Alex già addormentato nel suo passeggino usciamo a cena, godendoci la nostra ultima passeggiata nell’atmosfera serale di Venezia.

Venezia con bebè: i musei (22 aprile)

Oggi dobbiamo fare check out, quindi liberiamo la stanza e lasciamo i bagagli nel nostro albergo. Passeremo a recuperarli stasera. La prima cosa che facciamo la mattina è la coda per entrare nella Basilica di Piazza San Marco: siccome è il venerdì Santo, la chiesa chiude alle 14 quindi forse per quello c’è meno coda degli altri due giorni. Alla fine, ce la caviamo in un’oretta. Se come noi trovate una bella giornata di sole, salite sulla Loggia dei Cavalli per godere della splendida vista che si gode sulla piazza.
Quando usciamo ci dirigiamo verso Palazzo Ducale, e anche qua la coda è davvero lunga, però ieri pomeriggio avevo prenotato la visita guidata on line quindi facciamo la corsia preferenziale che è praticamente vuota e ritiriamo i nostri biglietti. La nostra guida ci aspetta nell’atrio: con noi c’è solo una coppia tedesca con una bimba grandicella e devo dire che la visita guidata, che dura un’ora abbondante, ci è piaciuta molto e merita sicuramente i soldi spesi.venezia con bebè Il tour termina all’ingresso del Ponte dei Sospiri: la visita delle prigioni prosegue quindi in autonomia e noi su consiglio della guida facciamo il giro lungo, che permette di arriva al cortile su cui si affacciano le celle.  Uno sguardo d’insieme dal cortile permette di farsi un’idea delle dimensioni di una prigione che poteva ospitare fino a 500 detenuti! In effetti, girando all’interno è difficile coglierne le dimensioni reali perché ci sono tanti tunnel e cunicoli che traggono in inganno.

Finita la visita sono quasi le due, quindi ci concediamo un pranzo tardivo in un’osteria segnalata dalla nostra routard non lontano da piazza San Marco.
Visto che la prossima visita è alle 4 ho anche il tempo per fare un po’ di shopping e visito un negozio artigianale di maschere veneziane. Madre e figlia dipingono personalmente le maschere nel retro del negozio, e nessuna è uguale alle altre: per questo motivo i prezzi sono decisamente alti, ma ne prendo una media che vale a mio parere la spesa (sicuramente molto meglio dei portachiavi made in China che vendono a piazza San Marco!). Se vi ho incuriosito, il negozietto si trova di fronte al ristorante Rivetta, poco lontano da Piazza San Marco.

Giunta l’ora, ci dirigiamo alla biglietteria del Museo Correr dove dovremmo ritirare i biglietti per la visita alla Torre dell’Orologio e lì abbiamo un’amara sorpresa: quando ho prenotato non ho pensato a leggere tutti gli avvisi scritti in piccolino in fondo, sennò avrei visto che la visita è proibita ai bimbi sotto i 6 anni! Nessuna eccezione neanche per Alex che viaggia marsupiato a un genitore e mai in braccio quindi…dieci minuti di panico, in cui ci avviamo alla torre e intanto cerchiamo di decidere chi di noi due rinuncerà alla salatissima e non rimborsabile visita. A salvarci è il gentile addetto alla torre, che non ringrazierò mai abbastanza: d’accordo con la guida, ci fa due visite private e guidate da lui di mezz’ora, che sostituiscono quella guidata di un’ora che si fa con il gruppo! Vediamo comunque tutto, anche se non insieme, e siamo contenti. Inutile dire che l’addetto ne sa quanto la guida (forse di più 😉 ). Consiglio a tutti quelli che viaggiano con i bimbi piccoli di prenotare la visita in due orari diversi ma di non saltarla in nessun modo: oltre alla bellezza in sé della torre vista da dentro, la visita si conclude sulla parte della torre dove ci sono i due mori e l’orologio per intenderci. La vista su Venezia e sulla basilica da lì è stata impagabile e vale da sola il prezzo del biglietto! Con questa ultima immagine negli occhi della città ci avviamo al nostro albergo a recuperare i bagagli e poi al Vaporetto che ci riporterà in piazzale Roma per recuperare la nostra auto.

Il nostro soggiorno veneziano è finito, ma abbiamo ancora due giorni di vacanza per cui ci dirigiamo verso Jesolo e Padova… ma questa è un’altra storia… 😉

 

Marzia
[
Testi e fotografie di Marzia Bordiga]
Le 
foto di copertina e della riva degli schiavoni sono tratte dalle originali di Kuster & Wildhaber Photography con Licenza Creative Commons


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L'autrice: *Marzia*

Mamma di Alex, classe 2010. Viaggiatrice fai da te dal 2004, mi ero ripromessa di non smettere dopo la nascita di mio figlio e ho mantenuto la promessa. Per farlo ho dovuto cambiare il mio modo di viaggiare e imparare a guardare ogni meta con altri occhi. Quella che temevo fosse una privazione, cioè rendere ogni viaggio a misura di bimbo, si è rivelata una splendida occasione per vedere quanto visitare il mondo può dare a un bambino. Inutile dire che da questa scoperta ogni viaggio fatto con Alex è stato più bello di tutti quelli fatti senza di lui.

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