8 cose da non dire MAI a una mamma viaggiatrice

Cosa si nasconde dietro alle numerose domande imbarazzanti a cui siamo spesso sottoposte noi mamme viaggiatrici? Ve lo racconto qui, per riderci su (ma non troppo).

E’ il destino di tutte le mamme, ancora prima di partorire: non fai in tempo a dire che sei in dolce attesa, che sono già tutti pronti a descriverti nei minimi dettagli i sacrifici e le rinunce che dovrai dolorosamente sopportare una volta che la famiglia si sarà allargata…dal travaglio durato 3 giorni e terminato con cesareo, alle notti insonni, dalla rinuncia alla cura di te stessa fino ovviamente alla totale rimozione dei viaggi dai tuoi passatempi!

Per limitarci alla sfera dei viaggi, succede quindi che tante mamme mi scrivano per ringraziarmi, con frasi del tipo:

Grazie mille!
Pensavo che non avrei più potuto viaggiare dopo il parto, invece mi avete fatto capire che posso continuare a farlo, nonostante gli altri mi diano della mamma degenere.

Mi capita talmente spesso di leggere queste parole che qualche giorno fa mi sono ritrovata a riflettere…

Come mai tante mamme super viaggiatrici si spaventano a tal punto da bloccarsi?

Cosa succede, tra il momento in cui diventi mamma e smetti di viaggiare, e il momento in cui trovi invece il coraggio di ricominciare, ringraziando chi ti dà una mano?

Te lo dico io: succede che ci si mettono di mezzo “GLI ALTRI”, tutti quelli che hanno sempre la frase (secondo loro) giusta, da dirti al momento (secondo loro) giusto, per insegnarti la (loro) lezione e farti credere che sia tu quella sbagliata.

Ma noi, amiche mamme, vorremo mica farci fregare da costoro, vero?

Ecco le 8 domande più fastidiose che sentirete pronunciare non appena inizierete a parlare di viaggi con i bambini… ma soprattutto ecco i miei personalissimi consigli per uscirne vincenti!

8 cose da non dire mai a una mamma viaggiatrice

(Sottotitolo: “ma se proprio vi scappa detto,
ora ci penso io a rispondervi a tono!”)

1. Eh, cara mia, adesso che sei mamma scordatelo pure di viaggiare!

Sei appena uscita dalla sala parto, non ti è nemmeno arrivato il colostro e ti devono ancora rimuovere l’ago dell’epidurale, che già arriva l’amicona (o, peggio ancora, la suocera) a ricordarti che d’ora in poi non ti muoverai più di casa.
Tu in quel momento non hai la lucidità per rispondere, ma in cuor tuo sai benissimo che quella persona ti sta solo augurando che ti capiti la stessa cosa che è capitata a lei.

SOLUZIONE: annuire sorridendo, pensando al primo volo da prenotare in 3 appena sarai a casa davanti al computer!

2. E’ inutile viaggiare finchè sono piccoli, tanto non si ricorderanno niente

Non c’è niente da fare, l’esperto di memoria neonatale te lo ritrovi nei momenti e luoghi meno aspettati, al supermercato o su facebook. Potresti continuare ad annuire sorridendo come dicevamo sopra, ma un commento così ti si insinua subdolamente nel cervello perchè sai che è vero. Lasciami scomodare la nostra amica psicoterapeuta, ben più titolata di me:

Della nostra primissima infanzia non abbiamo ricordo cosciente, ma memoria sì ed è la parte più formativa per la nostra mente. Noi psicoterapeuti la ritroviamo nei sogni, nel pensiero non cosciente. (Bruna Ferretti)

Ma poi, anche se fosse? Viaggiare ti fa stare bene? Ottimo! Se stai bene tu, sta bene anche tuo figlio!

SOLUZIONE: non confessare queste cose al tuo interlocutore, perchè potresti innescare una discussione senza fine, ma limitati a dire scioccamente “sì lo so, non ricorderà nulla, ma fino a 2 anni non paga l’aereo quindi ne approfittiamo”. Sorriso ebete e scappa via.

isole tropicali con bambini - Perchè si deve viaggiare con i bambini

3. Cara, ora che sei mamma dovrai fare tanti sacrifici, lo sai. Come puoi pensare ai viaggi?

Lei è una delle poche che ti parla con reale apprensione, perchè ti vuole bene e sa perfettamente cosa ti aspetta: ci è passata poco più di 40 anni fa e vuole che tu ne sia consapevole per non soffrirne.

SOLUZIONE: “Sì zia, non preoccuparti, capisco le tue ansie ma le carestie post belliche sono superate da un pezzo e, con qualche sacrificio su altri fronti, potremo permetterci anche qualche vacanzina coi bimbi. Ti manderò una cartolina, davvero, stai tranquilla

4. Ma sei pazza? E se si ammala mentre siete via?

Questa è certamente la domanda che ti arriva dritta al cuore, quella che ti fa sudare freddo al solo pensiero, poichè tocca da vicino il tuo istinto materno di protezione e sai perfettamente che, se tuo figlio si ammalerà in viaggio, ti sentirai solo una grande merdaccia.

SOLUZIONE: non far trapelare questa paura, perchè altrimenti sai già lo step successivo (la dettagliata analisi di tutte le sfighe possibili in viaggio). Con la massima serenità, rispondi e contrattacca: “Ho già telefonato agli ospedali della città dove alloggeremo per rassicurarmi che esistessero davvero e fossero operativi. Tuo figlio poi si è ripreso da quella brutta gastroenterite che si è preso andando a scuola mentre tu eri al lavoro?

5. Sei ore di aereo con un bimbo di 1 anno? Tu sei pazza!

“Pazza” è un appellativo ricorrente, ma spesso non viene nominato esplicitamente per evitare querele 😉 In questo caso la preoccupazione verte sul timore di rimanere 6 ore segregati in un aeromobile. Eh sì, un po’ ce l’hai anche tu ‘sto timore: hai paura che gli diano fastidio le orecchie, che in aereo si annoi e che disturbi gli altri. Anche qui, non mostrarti tentennante di fronte a domande così imbarazzanti

SOLUZIONE: A seconda della confidenza con l’interlocutore, le possibili risposte sono 2:

  • all’amica a cui vuoi bene, spiega come ti sei organizzata tra ciucciotto e giochini per intrattenerlo;
  • alla conoscente che giudica solo (e magari è pure invidiosa) puoi mentire spudoratamente dicendo che volerai con una super compagnia e hai prenotato il servizio di Nanny on board, così te la spasserai per 6 ore mentre il tuo pupo giocherà con la baby sitter!” (in questo caso non è vero ma certe compagnie lo fanno davvero!)

volare con bambini come scegliere il volo perfetto - voli lunghi con bambini

6. Che senso ha andare fino alle Maldive? Se li porti in Riviera per loro è uguale

No, resisti, non puoi cedere proprio ora! Respira profondamente, conta fino a 20, ok dai 50. Questa è la classica domanda di chi non ha voglia (nè interesse) di viaggiare, quindi è tanto fastidiosa quanto fatta semplicemente per dare aria alla bocca.

SOLUZIONE: anche qui è importante tarare la risposta sull’interlocutore. A tua scelta, le risposte plausibili sono 3:

  • Sì, hai perfettamente ragione! [sorriso ebete] Ma sai, mio marito ci tiene tanto, è il regalo per il suo compleanno, così fa snorkeling e va a pescare
  • Sì il mare per loro è sempre uguale, hai ragione, [sorriso ebete] ma alle Maldive possiamo vedere pesci coloratissimi e conoscere bambini che vivono in un mondo completamente diverso dal nostro
  • Sì, vero, per loro uguale, ma per me no. Almeno alle Maldive non ci trovo la gente come te” (questa è cattiva eh, tenetela per i casi estremi 😉 )

7. Poverino, chissà quanto si stanca a portarlo sempre in giro?

Il danno è fatto: hai già portato tuo figlio in aereo un paio di volte l’anno e sei ufficialmente catalogata come la mamma vagabonda che maltratta il figlio portandolo “sempre in giro”. In effetti è vero, vedere da vicino animali che da noi vedi solo negli zoo, giocare con bambini di altre razze e religioni, capire quanto sia grande e vario il mondo in cui viviamo è uno sport estremo che può causare una grande stanchezza.

SOLUZIONE: in questo caso hai un’unica possibilità: devi  essere sincera. “Che stai scherzando? Lui si stanca?? Ma semmai sono io che non reggo i suoi ritmi, altro che! prossima volta prendo io il passeggino e lui mi spinge

8. Beata te che puoi prenderti le ferie e spendere tutti quei soldi

Ti disse l’amica con villa, SUV e la Louis Vuitton al braccio. Sarò sincera, io di fronte a queste frequenti affermazioni adesso mi limito a sorridere (anche perchè l’alternativa spesso si potrebbe riassumere in un semplicissimo mavaffanculova, e non sta molto bene dirlo).

SOLUZIONE: “Cara, hai perfettamente ragione, io sono beata, perchè le due lire che guadagno lavorando le investo in viaggi. Il mio bilocale è piccolo ma accogliente, con tutti i batik appesi al muro, provenienti da mezzo mondo, e il mio scooter col parabrezza rotto è un antifurto naturale, ma la mia vera ricchezza ce l’ho nel cuore, e nel tempo di qualità che trascorro con la mia famiglia quando viaggio.”
Se vale la pena essere sinceri con l’interlocutore, affrontate il discorso in questi termini, altrimenti non vi resta che il buon vecchio sorriso ebete, con repentino cambio di discorso!

E quindi…

Insomma, il sorriso ebete è un po’ la risposta a tutte le domande imbarazzanti che ci vengono poste, soprattutto perchè, di fatto, tali domande non sono mai rivolte davvero a noi..

Eh già, se ci fate caso, chi fa queste domande in realtà proietta su di noi problemi suoi (ha paura di viaggiare e quindi anche tu la devi avere, non ha il coraggio di partire e quindi tu che lo fai sei “pazza”).

Diciamoci la verità: nessuna di noi è nata imparata e tutte noi ci scontriamo quotidianamente con i timori dell’essere genitore, in viaggio come a casa. Ma l’unica cosa che conta è stare bene ed essere felici, noi e – di riflesso – i nostri figli.

Se stiamo bene a casa, nessun problema.

Viaggiare ci fa star bene? Allora viaggiamo!

Per tutto il resto… c’è Bimbieviaggi 😉

8 cose da non dire mai a una mamma viaggiatrice

Milly

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  1. Perchè si deve viaggiare con i bambini? Il parere della psicoterapeuta
  2. Mete da sogno per un viaggio con bambini
  3. Viaggiare con i bambini è difficile? Ma va là!
  4. Cosa significa viaggiare con i bambini? Piccoli esploratori crescono
  5. Non hai paura di viaggiare con bambini?
  6. Consigli per viaggiare con bambini: superare le paure e organizzarsi
  7. Di incidenti aerei e mamme viaggiatrici
  8. La diarrea del viaggiatore nei bambini: l’importanza della prevenzione
  9. Cosa mangiano i bambini in viaggio? Dipende da noi!

 

 

L'autrice: * Milly Marchioni *

Mamma di Amanda, classe 2007. Viaggiatrice indipendente, adoro i vulcani, il mare e le isole tropicali ma anche la montagna e in generale i viaggi a contatto con la natura, passando per le città, i piccoli borghi, i castelli, le sagre di paese... Scoprire il mondo con gli occhi di mia figlia mi sta aiutando a crescere come viaggiatrice ma soprattutto come persona.

Commenti

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  • Reply Erika

    L’ultimo commento te lo fanno lo stesso, tutta invidia.
    Invece di prendermi l’ultimo I-Phone preferisco tenere i soldi per i viaggi. Sono scelte. Le mie mi rendono felici, loro evidentemente non sono sono felici per quelle che anno, ma che colpa ne ho io?
    L’unica colpa che ho è portare avanti i miei sogni? Sì sono colpevole e ne vado fiera.

  • Reply crisrina-crinviaggio

    Hahahha bellissimo il post Milly! Da stampare e incollare in testa a tutti quelli che fanno queste domande!
    A me chiedono anche: “Ma scusa e cosa gli darai da mangiare in quel posto???”…….

    • Reply * Milly Marchioni *

      Già hai ragione! Aspetto il 10° suggerimento, lo aggiungo al post e modifico il titolo! 😉

    • Reply Michela

      Urca. e’ vero, a me la sola e unica domanda che facevano riguardo al nostro viaggio in India era sul cibo. Giuro che gli ho fatto fare minimo 3 pasti al giorno per tutte e 2 le settimane di viaggio. Giurin giuretta!

      • Reply * Milly Marchioni *

        Non ci crede nessuno, inappetente com’è Memi sarà calato 5 kg!!!

  • Reply Bruna Ferretti

    Milly, io vi seguo sempre.
    Questo blog è energia pulita! Per andare contro la mediocrità comune ci vogliono intelligenza, coraggio, resistenza e tanta ironia per riderci sopra anche se a volte fa male…e voi ne avete in grande quantità.
    Brave tutte (e bravi anche i papà che avete a fianco).
    Un applauso e complimenti sinceri
    Bruna

    • Reply * Milly Marchioni *

      Grazie cara Bruna, le tue parole sono preziosissime (immagino ti fischino spesso le orecchie perchè ti nomino almeno una volta a settimana!) 😉

  • Reply Elena

    Milly questo post è geniale. A me della disgraziata è stato dato anche perché i bambini, prima dei 3 anni non possono volare, è il pediatra che lo dice.
    “Io sono ricca di famiglia” è la frase che più uso e più adoro ma non mi interessa, perché adesso ho voi <3

  • Reply Michela

    Comunque, per la cronaca, di solito mio figlio arriva ovunque fresco come una rosa, zero problemi di jet lag e pure con lo stomaco leggero visto che fa la cacca allegramente in aereo. Gli zombie siamo io e il padre, Memi quando atterra fosse per lui andrebbe diretto ad un party!

    • Reply * Milly Marchioni *

      Sì vabbeh, stendiamo un velo pietoso! (Lei sdraiata a dormire sulle mie gambe e io che non mi posso alzare per 12 ore neanche per fare la pipì!)
      Poverini, si stancano così tanto (dissero le mie occhiaie dopo l’atterraggio)

  • Reply Bruna Ferretti

    Scusate, ma il terrorismo su Isis, conflitti mondiali non ve li hanno mai fatti? C’è stato un attentato al Cairo…tu dici ma io vado in California!!! E ti rispondono “Non si sta sicuri mai!!”. Non vi è mai successo?

    • Reply Elena

      Bruna a quella domanda ho risposto quando ho detto che volavo con Turkish Airlines? ” Porti tua figlia sull’aereo dei turchi dopo tutti questi attentati? “

    • Reply * Milly Marchioni *

      Sì Bruna, eccome!! Non volevo nominarlo per non allarmarle troppo perchè quelle che ti dicono così forse sono le uniche che hanno davvero paura che ti succeda qualcosa, indipendentemente dall’invidia!!
      😀

  • Reply Daniela

    Si, anche la domanda su cosa mangia è tra le più gettonate, insieme a “Ma non si annoia?” e ad una serie di menate sul fatto che quando hai bambini le vacanze le organizzi per loro in posti “adatti” a loro, non per te… Lasciamo perdere…

    • Reply * Milly Marchioni *

      D’altronde, se ci pensi bene, è davvero noioso viaggiare.
      Già.
      MMMhhhh, sì che palle vedere il mondo dall’aereo, avvicinare animali esotici, conoscere bimbi di altri paesi e giocare nei loro parchi gioco….
      Dupalle proprio!

  • Reply Elisa

    Grande Milly!!!! Post fantastico…sono morta dal ridere e ho già preso appunti su varie rispostine da dare…per ora ho sempre usato il sorriso “ebete”…

    • Reply * Milly Marchioni *

      Vai Elisa, col sorriso ebete non sbagli mai.
      Assumi anche quell’aria da “poverina non ci arriva” così li zittisci subito. Io sto cercando di specializzarmi, ma ci vuole una certa esperienza per farlo bene! 😉

  • Reply Francesca

    Complimenti per la diplomazia!
    Io ad esempio ho la stessa risposta per tutto…ma è meglio se non la dico! 🙂

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  • Reply Roberta Sannazzari

    Ecco ci mancava solo l’auto-celebrazione di chi sente una super-eroina solo perchè viaggia.
    Ahahahahah ma andate a lavorare. Usate i vostri figli per farvi belle e farvi invidiare dalle amiche.
    Io mi alzo alle 5, preparo la colazione, porti i miei due figli a scuola, vado a lavorare, torno alle 4 e porto i figli alle varie attività, arrivo a cena preparata da una signora che ci da una mano, li metto a letto. Fine della mia giornata e di quella di molte altre donne.
    Poi viaggio anche e faccio dei bei viaggi con la mia famiglia ma anche con le mie amiche, sono fortunata, mi diverto e ho anche il SUV, ma di certo vi assicuro che leggere una cosa del genere è di un deprimente iperbolico, scrivi e commentate delle banalità atroci. Date delle pillole di saggezza su cose veramente scontate, stupide che tutti sanno e che tutti fanno di continuo.
    Lavorate, stancatevi, e vi godrete meglio figli e mariti.
    Ciao
    R.

    • Reply * Milly Marchioni *

      Non conosco bene le dinamiche del karma, ma -chissà?- magari nella prossima vita mi ritroverò ad autocelebrarmi in quanto mamma con suv e cuoca e tu ripasserai di qua a farti una sana risata…
      Nel frattempo, buona vita!

      • Reply Francesca

        Mamma mia quanta invidia!!!!

        • Reply * Milly Marchioni *

          Che probabilmente è il sentimento che sottende ogni domanda provocatoria rivolta a chi fa qualcosa che amiamo ma non abbiamo il coraggio di fare…

    • Reply Poivre

      Qua di super-eroina c’è solo quella che usi te.

    • Reply Erika

      Sono d’accordo con Francesca. Quanta invidia leggo.
      Ogni mamma fa le cose che hai citato tu, ma poche hanno il coraggio di fare quello che fa Milly. Fossi una mamma vorrei essere come lei che ha coraggio di continuare con i suoi sogni anche se è mamma e non li mette via perchè “la società vuole così”.
      Credo che bisogni imparare a prendersi in giro, vedremo la vita molto meno seriamente e saremo molto più felici.

      🙂

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  • Reply Silvia - Appunti in Valigia

    Articolo strepitoso! Sono diventata mamma da 2 mesi e penso di averle già sentite tutte queste domande! Anzi te ne aggiungo una: “adesso che hai la piccola non potrai più fare i tuoi viaggi, con tutte le cose che bisogna portarsi dietro quando si parte con un bambino piccolo..” In risposta sto prenotando un viaggio in Grecia per quest’estate!!! E tra qualche mese le faccio il passaporto che non si sa mai! 😉

    • Reply * Milly Marchioni *

      AHAHAH mitica! Mi raccomando, noleggia l’aereo intero per portarti dietro tutto! 😉
      Buona Grecia (io non ci sono mai andata….vergognaaa!!!)..poi fammi sapere come va!

  • Reply Mika

    Mio figlio il primo volo lo ha fatto a 20 giorni e la prima crociera a 6 mesi (età minima per imbarcare) poi sono stata così degenera che 2 viaggi li ho fatti da sola!

    • Reply * Milly Marchioni *

      Mika ma che brutta mamma cattiva che sei! ahahahah!!
      Benvenuta nel club! 😉

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  • Reply Gloria

    Ho un figlio di quasi 4 mesi e sono appena tornata da una crociera negli Emirati.. cosa dire?? Questi commenti li ho già sentiti tutti, le occhiate da povera pazza non le conto nemmeno più, ma… per noi che di viaggi ne abbiamo fatti tanti, questo è stato unico e speciale: mai avrei pensato che viaggiare con un bimbo fosse così facile e così pieno di emozioni. Grazie di avermi dato il coraggio di provarci.

    • Reply * Milly Marchioni *

      Grazie a te per le meravigliose parole!
      Adesso però voglio sapere tutto della crociera…
      Io mi sono innamorata degli Emirati ma ci sono stata pochissimi giorni..immagino che in crociera avrai fatto varie tappe…

  • Reply Caterina

    Ciao Milly, ho scoperto oggi il tuo blog e ho letto questo bell’articolo facendomi delle gran risate! Non sono ancora mamma ma di certo quando lo sarò vorrò viaggiare con i miei bambini fin da subito, e sicuramente seguirò i tuoi consigli per far fronte alle domande che già so che mi faranno 🙂 Un abbraccio!

    • Reply * Milly Marchioni *

      Ciao Caterina, piacere di conoscerti!
      Quindi ti aspetto qui in futuro 😉
      Ma se spulci tra gli articoli vedrai anche tanti racconti adatti per viaggi children-free 😉

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  • Reply Valeria

    Ciao mylli……questo sito mi piace tantissimo.
    Sono mamma di myriam che ha 4 mesi e il prossimo anno vorrei fare una vacanza con lei e marito….sto valutando anche le Maldive e ho letto il topic delka asia guest House.È molto dettagliato come topic l’unica cosa che vorrei sapere in più che non è elencata ….la sera c’è un intrattenimento?anche magari un posticino con negozietti per passeggiare.
    Poi come faccio a capire la questione della spiaggia e il bikini?
    Mi piacerebbe avere un tuo contatto privato in tal caso avrei bisogno di una mano
    A scusami per quanto riguarda le escursioni posso pattuire con loro direttamente?
    Grazie mille in anticipo

    • Reply * Milly Marchioni *

      Ciao Valeria, piacere di conoscerti!
      Rispondo alle tue domande:
      – alle Maldive la sera non c’è niente da fare: dopo cena si chiacchiera, al limite si fa una passeggiata per le stradine dell’isola, ma non ci sono negozietti come li intendiamo noi (magari qualche mini market)
      – per quanto riguarda il bikini, sull’isola su cui si trova l’Asia Inn c’è la spiaggia privata per i turisti dove si può stare in costume, quindi nessun problema
      – le escursioni che prenoti da casa sono le stesse che prenoti sul posto (se li contatti sul sito, dialoghi direttamente con loro. Acquistare il pacchetto è comunque molto più conveniente che acquistare le singole escursioni
      Per qualsiasi altra domanda, fammi sapere!

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  • Reply Katiuscia Herrera

    Il mio bimbo di due anni ha preso l’aereo per la prima volta per un viaggio di 15 ore fino in Perù. Ansia si ma io penso che i bimbi debbano abituarsi a tutto e prima lo fanno è meglio e’!

  • Reply Claudia WanderlustBlog

    Io sto per diventare mamma e già ho “collezionato tutti questi consigli”…
    Ma io non vedo l’ora di cominciare a viaggiare in 3!
    Certo ci sarà una fase di rodaggio ma sono sicura che sarà più entusiasmante di prima!
    Io ormai uso la tecnica che mi diceva mia nonna:” Fai finta di sembrare scema così non vai in guerra!” 🙂

    • Reply * Milly Marchioni *

      Carissima Claudia, tua nonna ha perfettamente ragione! In bocca al lupo per i vostri viaggi in tre: quando c’è tanto amore, non può che essere tutto più bello!

  • Reply Cristina

    Ciao, complimenti davvero per gli articoli. Purtroppo molti genitori si preoccupano piú dei commenti degli amici/parenti che di raggiungere la propria felicitá e quella dei figli. Se a tante mamme fa paura viaggiare con un solo figlio…vi posso assicurare che si puó viaggiare tanquillamente con 2 o anche con 3, com’é nel mio caso. Io sono italiana ma mio marito é di Panama e lí viviamo. Di conseguenza almeno 1 volta all’anno andiamo in viaggio con tutta la family (ultimo viaggio: 1 bimba di 6 anni, un bimbo di 4 e una baby di 6 mesi). E poi quando siamo in Italia mica stiamo solo a casa dei miei 😉 facciamo viaggetti interni, ovvero italia o europa perche mio marito vole vedere tutto tutto. Certo questi non sono viaggi rilassanti per i genitori, ma con un pó di sforzo e tanta pazienza da parte nostra tutto si puó fare e vi assicuro che i bambini se la spassano un mondo, sono i primi ad adattarsi al cambio d’orario ed imparano tantissimo di tutto! Anche se perdono un mese di scuola/asilo, quando tornano sono piú avanti dei loro compagni. Perché non c’é miglior arricchimento culturale che un viaggio. Anche se sono ancora piccoli hanno visto un sacco di posti nuovi, conosciuto persone e realtá diverse, hanno imparato ad essere piú resonsabili (rispettare file e controlli agli aeroporti, essere responsabili del proprio zainetto che contiene il cuscinetto per il collo, un giochino ed il peluche favorito, ecc..). I viaggi sono un incredibile boost per il cervello dei bimbi!! Per quelle che si preoccupano del volo lungo con un neonato…tranquille, in realtá i neonati sono facilissimi da gestire (dormono e mangiano e son contenti), certo bisogna dedicare del tempo ad organizzare bene la borsa per l’aereo, non scordate pannolini e latte!!. Un pó piú difficile é la gestione dei grandicelli. Assicuratevi di portare a bordo varie opzioni di intrattenimento (giochi, colori e fogli, carte da gioco etc). Nel mio caso risolviamo con un pó di tecnologia: un i pad zeppo di giochini, film nuovi appena scaricati, video racconti. In poco spazio tanto intrattenimento.

    • Reply * Milly Marchioni *

      Carissima Cristina, grazie mille per la tua testimonianza davvero preziosa! Complimenti per la vostra grande famiglia e i vostri bellissimi viaggi… e sappi che Panama è uno dei miei tanti sogni, quindi… mi segno il tuo contatto! 😉

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  • Reply Selene

    Non sai quanto mi hai fatto sorridere … potrei averlo scritto io!!! Peccato che non sono capace a far sorrisi finti mi si legge in faccia ciò che penso 😉 viaggiare apre la mente e lo spirito… la Luis vitton solo il portafoglio ;))))

    • Reply * Milly Marchioni *

      Ahahah in realtà anche dietro i miei sorrisi ebeti si legge benissimo quello che penso, però mi sforzo lo stesso!! 😉

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  • Reply Gioia Poccetti

    Alla domanda per me più fastidiosa (“che li porti a fare in viaggio tanto non si ricorderanno niente?”) ho risposto (per davvero!) così: “ma infatti, troppe attenzioni su questi nanetti, non ne vale la pena: io proporrei di riformare gli asili nido in modo che tutti i bimbi sotto i 3 anni stiano chiusi ognuno in un proprio box, senza tanti stimoli, progetti educativi e interazioni, così non si fanno male e si ammalano anche meno… TANTO DA GRANDI NON SE LO RICORDERANNO!”. L’interlocutore non ha colto la sottile ironia 🙁

    • Reply * Milly Marchioni *

      Ahahahah! Grande, hai fatto benissimo! Scherzi a parte, la penso esattamente così. Se non si ricordano, perché fare loro le coccole o regalare giocattoli?

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