La diarrea del viaggiatore nei bambini: l’importanza della prevenzione

Annoverata tra le peggiori (poiché frequente e deleteria) sfighe che possano capitare in viaggio, può diventare un problema grosso quando si tratta di bambini..

Noi viaggiatori preferiamo chiamarla col suo nome d’arte “Maledizione di Montezuma“, perchè ce la fa sembrare più simpatica.

La leggenda narra che i coloni spagnoli che conquistarono l’impero azteco attorno al 1520, venissero colti da gravi problemi intestinali, causati dalla maledizione lanciata dal sovrano locale assassinato dagli invasori, Montezuma per l’appunto. Considerando però che tale disagio non riguarda solo gli spagnoli che si dirigono in Sud America ma molti dei viaggiatori diretti in mete lontane, pare evidente che il signor Montezuma con questa storia centri poco.

La diarrea può insorgere anche in paesi industrializzati per via degli sbalzi di temperatura (a Dubai per esempio possono esserci oltre 20 gradi di differenza tra l’esterno e l’interno durante l’estate) o a causa del cambiamento nelle abitudini alimentari. In questo caso il fastidio tende però ad essere meno importante rispetto alle forme infettive o batteriche.

Diarrea del viaggiatore nei bambini paesi tropicali cocco

La vera e propria diarrea del viaggiatore tende infatti a colpire soprattutto quando si viaggia in paesi tropicali, caldi e con scarsi livelli d’igiene, dove la presenza di batteri o virus ignoti al nostro organismo aumenta in modo esponenziale il rischio che ci capiti qualche problema intestinale poco simpatico, come avevo già raccontato in questo articolo > Viaggi ai Tropici con bambini: mai più senza

In generale, soprattutto quando si viaggia con i bambini, è fondamentale:

  1. cercare di prevenire la diarrea del viaggiatore
  2. contrastarla con mezzi efficaci nel caso si dovesse manifestare: spesso il problema è di facile soluzione ma possono insorgere complicazioni serie se non viene trattato adeguatamente.

[N.B: non sono un medico ma racconto semplicemente la nostra esperienza sul campo e le informazioni raccolte e sperimentate in tanti anni di viaggi]

Diarrea del viaggiatore nei bambini: come prevenire

Per ridurre le probabilità di contrarre la diarrea del viaggiatore (alla quale spesso si associano vomito e febbre) è innanzitutto fondamentale osservare alcune semplici regole igieniche:

Diarrea del viaggiatore nel bambino Cucina ai tropici

  • MAI bere l’acqua del rubinetto (a meno che non sia stata preventivamente bollita/disinfettata), neanche per lavarsi i denti. La bottiglietta d’acqua sarà quindi sempre la nostra compagna di viaggio inseparabile;
  • per lo stesso motivo, non mettere il ghiaccio nelle bibite (e ricordarsi la parolina “no ice” ogni volta che si ordina qualcosa al bar);
  • sarebbe bene anche evitare di mangiare frutta già sbucciata e verdure crude, che potrebbero essere state lavate con acqua corrente;
  • evitare di mangiare cibi crudi, gelati e salse non meglio definite, soprattutto nei paesi dove non si è certi della buona conservazione dei cibi
  • lavarsi spesso le mani e, soprattutto se ci sono bambini piccoli che tendono a mettersele in bocca, usare salviettine o gel disinfettanti

Un’altra importante forma di prevenzione che noi mettiamo sempre in atto, prima della partenza e durante il viaggio è l’assunzione di integratori alimentari e fermenti lattici. In occasione del nostro recente viaggio alle Maldive, abbiamo testato due nuovi (per noi) prodotti di Santiveri, integratori naturali di probiotici, che favoriscono il giusto equilibrio affinché i fermenti della nostra flora intestinale possano svilupparsi:

Diarrea del viaggiatore Florase Intest

  • Florase Intest (compresse per adulti): arricchito con calcio (che favorisce il buon funzionamento degli enzimi digestivi)
  • Florase Kids (fiale per bambini): arricchito con vitamine e pappa reale, che contribuiscono anche a dare energia, ridurre l’affaticamento e proteggere il sistema immunitario.

Abbiamo iniziato a prenderle una settimana prima della partenza e continuato durante tutta la permanenza e abbiamo notato che alcuni lievi problemi intestinali si sono risolti semplicemente in questo modo. Inoltre il gusto della fialetta per i bimbi è molto gradevole e ogni mattina Amanda mi chiedeva puntualmente di darle la sua dose quotidiana! 😉
[Qui c’è la lista dei > punti vendita Santiveri]

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In sostanza, quindi, il mezzo più efficace per far fronte alla diarrea del viaggiatore è la PREVENZIONE, almeno fin dove si può arrivare.
Purtroppo a volte questa non basta, come per esempio è successo a noi alle Seychelles > Quando un bimbo si ammala in viaggio: l’importanza di partire preparati

E se succede?

Se, nonostante tutte le misure messe in atto, ci capita di essere afflitti dalla diarrea del viaggiatore, o peggio ancora capita ai bimbi, è importante attivarsi prontamente:

  • da subito è necessario reintegrare i liquidi persi, bevendo acqua, succhi o soluzioni saline (se non c’è vomito, altrimenti, prima di bere a piccoli sorsi, bisogna aspettare almeno 1 ora per evitare di continuare a vomitare);
  • se il problema non si ferma rapidamente, può essere necessario assumere adeguati medicinali, per i quali però è meglio chiedere prima un parere medico: non sempre infatti gli antidiarroici sono consigliabili, anzi in alcuni casi sono addirittura controindicati (e comunque non possono essere presi da bambini piccoli)
  • continuare ad assumere fermenti lattici ed integratori per proteggere la flora batterica.

N.B: soprattutto se si tratta di bambini, è indispensabile consultare immediatamente un medico, poichè più sono piccoli e più tendono a disitratarsi velocemente.

LINK UTILI

Sperando che questo articolo non vi debba mai servire, incrociamo tutti le dita e abbasso Montezuma!

Milly
{testi e fotografie di Milena Marchioni}
(La foto di copertina è tratta dall’originale di Brian Warren con licenza creative commons)
(articolo scritto in collaborazione con Florase)

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L'autrice: * Milly Marchioni *

Mamma di Amanda, classe 2007. Viaggiatrice indipendente, adoro i vulcani, il mare e le isole tropicali ma anche la montagna e in generale i viaggi a contatto con la natura, passando per le città, i piccoli borghi, i castelli, le sagre di paese... Scoprire il mondo con gli occhi di mia figlia mi sta aiutando a crescere come viaggiatrice ma soprattutto come persona.

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