Tsavo con bambini: safari formato famiglia in Kenya

Apri la cerniera della tua tenda, ti infili attraverso l’apertura per andare in veranda, chiudendola bene alle tue spalle, e ti trovi davanti la savana africana, nella sua infinita maestosità, popolata di elefanti, bufali, impala, ma anche iene, leoni, zebre e tanti altri “abitanti” della zona…

E’ quello che abbiamo potuto provare durante la nostra permanenza dentro al Parco Nazionale di Tsavo Est in Kenya, un’esperienza unica che difficilmente ci scrolleremo di dosso!

Tra tutte le emozioni intense vissute in quei tre giorni, faccio davvero fatica a scegliere quella che più mi ha colpito, ma la sveglia mattutina è certamente uno dei momenti più particolari, assieme a quello in cui ho guardato un leone negli occhi da pochi metri di distanza…

tsavo con bambini safari in kenya con bambini

Il respiro del panorama era immenso. Ogni cosa dava un senso di grandezza, di libertà, di nobiltà suprema…Lassù si respirava bene, si sorbiva coraggio di vita e leggerezza di cuore. Ci si svegliava la mattina, sugli altipiani, e si pensava: “Eccomi qui, e questo il mio posto”.
(Karen Blixen)

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Tsavo con bambini:
il lungo viaggio dall’Italia

Abbiamo visitato lo Tsavo in occasione del nostro recente blog tour in Kenya, ospiti del Kenya Tourism Board. Arrivare al Parco dello Tsavo è stata davvero un’avventura, una lunghissima avventura.

Due treni da Bologna per l’aeroporto di Malpensa, due voli con Ethiopian Airlines da Malpensa a Mombasa (che diventano 3 se si considera lo scalo tecnico a Roma), e poi via su una jeep che da Mombasa ci ha portato nel cuore della savana, quasi 7 ore di strada sterrata, offuscate dallo smog dei camion kenyani e dalla sabbia rossa che entrava dal finestrino, tra traballamenti, rallentamenti e tanta tanta stanchezza addosso, mentre l’Africa scorreva fuori dai nostri finestrini.

Sono state circa 28 ore di viaggio, che ci hanno visto arrivare a destinazione decisamente distrutte (soprattutto io, devo ammettere, a conferma del fatto che i bambini sono molto più resistenti di noi! 😉 )

Ciononostante, non rimpiango un secondo di questo tempo, perché quello che abbiamo visto una volta varcato il cancello con su scritto “Welcome to Tsavo East National Park” e le emozioni provate nei giorni successivi, valgono tutta la fatica fatta per arrivarci, e anche molto di più. E’ bastato avvistare i primi animali per superare in un attimo tutta la stanchezza e sentirsi come le protagoniste di un documentario del National Geographic.

tsavo con bambini safari in kenya con bambini

Gli ultimi residui di spossatezza sono poi svaniti del tutto quando siamo finalmente arrivati al Satao Camp, uno degli alloggi situati proprio dentro al parco, nella zona più wild che ci si possa immaginare: attraversato un ultimo tratto di strada privata, si arriva infatti in questo campo tendato, meravigliosamente integrato nella savana, senza recinti o altri ostacoli alla visuale. Ciò significa mangiare e dormire circondati da impala e tantissimi uccelli che non hanno paura di te, significa uscire dalla tenda la mattina e ammirare branchi di elefanti che si abbeverano nella pozza di fronte al campo, significa respirare il vero spirito della savana, con la vita che ti scorre attorno in tutta la sua meraviglia.

tsavo con bambini safari in kenya con bambini

E la nostra prima giornata kenyana si è conclusa proprio così, con una cena a lume di candela, e sullo sfondo la pozza d’acqua lievemente illuminata, quel tanto che bastava per farci gustare lo spettacolo degli elefanti che si abbeveravano, mentre noi facevamo fatica a guardare quello che avevamo nel piatto, distratte dallo stupore per tutto quello che c’era attorno a noi. Un’emozione che non ha prezzo…

Safari in Kenya con bambini:
come dentro un documentario

Mi sembrava già tutto perfetto così: una tenda nel bel mezzo della savana, immersa nella natura più incontaminata e circondata di animali che ci lasciavano senza fiato… Ma ancora non avevo idea di quello che ci attendeva nei giorni seguenti.

tsavo con bambini safari in kenya con bambini

Il giorno successivo, dopo un’ottima colazione, siamo partiti per il primo game drive della giornata, a bordo di una jeep completamente aperta sui lati, per consentirci una visione migliore. Le nostre guide esperte ci hanno portato nelle zone giuste, perché dopo pochi minuti avevamo già avvistato zebre, impala, bustard, struzzi, cudu, gerenuk

E non era passata nemmeno un’ora quando la jeep si è inerpicata per una strada scoscesa e, nel bel mezzo di nulla, si è fermata. La guida ha allungato il braccio, indicando la nostra sinistra, ed eccoli lì, in tutta la loro maestosità: un leone e una leonessa che placidamente passeggiavano a poca distanza tra loro, per andarsi a sdraiare ai piedi di un cespuglio. Due leoni! Non mi sembrava vero! Due leoni a una ventina di metri da noi!

Ma non era finita lì perché, non appena la coppia si è sistemata, la nostra jeep è ripartita per avvicinarsi a loro, piano piano, in silenzio. Dopo aver visto due leoncini che giocavano sotto altrettanti alberelli, eccoci sbucare proprio di fronte a loro, intenti a guardare fisso all’orizzonte, dove stava passando un branco di impala.

leoni allo tsavo con bambini - safari in kenya con bambini - africa con bambini

leone allo tsavo con bambini - safari in kenya con bambini - africa con bambini

leonessa allo tsavo con bambini - safari in kenya con bambini - africa con bambini

Eravamo impietrite per la bellezza: lì, a pochissimi metri da due leoni meravigliosi, in silenzio, impossessati da tanta meraviglia e consapevoli del privilegio di trovarci qui e ora. Qui, con gli occhi lucidi, ho dato un senso a tutto, alla grande stanchezza del lungo tragitto il giorno prima, alla ricchezza che un viaggio può regalare al nostro animo, allo stupore che solo la natura può suscitare…una natura che, ancora una volta, abbiamo potuto toccare con mano…oddio, qui non proprio toccare, trattandosi di leoni 😉

Arrivati a questo punto io me ne sarei anche potuta tornare a casa, che tanto ero felicissima e appagata così. Invece le emozioni non erano finite, perché nel resto del safari, e in quelli successivi, abbiamo fatto tantissimi altri avvistamenti, vedendo da vicino altri 4 leoni, elefanti, altre zebre, altri struzzi, bufali, ancora impala, dik dik, water back, aquile, e anche coccodrilli e ippopotami… tutto quello che potevamo sperare di vedere lo abbiamo visto… Mancava solo il leopardo per poter vantare l’avvistamento di tutti e 5 i Big Five, ma non mi posso lamentare! 😉

Altre tre esperienze entusiasmanti vissute allo Tsavo? Gli unici momenti in cui siamo potuti scendere dalla jeep (che ovviamente è vietato fare quasi ovunque nel parco).

Lugard Falls nello Tsavo Est - tsavo con bambini - safari in kenya con bambini - africa con bambini

La breve passeggiata per le Lugard Falls, delle piccole ma scroscianti cascate generate dal fiume Galana, che attraversano scoscese rocce dalle mille sfumature di rosso. Non lontano da lì si trova inoltre il Crocodile Point, un punto panoramico da cui ammirare coccodrilli e ippopotami nel fiume.

aperitivo nella savana allo tsavo est - tsavo con bambini - safari in kenya con bambini - africa con bambini

L’aperitivo al tramonto organizzato dal Satao Camp: falò acceso in mezzo alla savana, seggiolina fronte tramonto, coperta Masai per scaldarsi, bevanda a base di vodka e miele, e tutto attorno il nulla, condito solo da quel piccolo brivido che ti corre lungo la schiena al pensiero di chissà quali animali ti stanno passeggiando attorno (ovviamente eravamo circondati da silenziosi guardiani!).

coccodrilli allo tsavo con bambini - safari in kenya con bambini - africa con bambini

L’avvistamento di coccodrilli presso il Sala Gate: appena usciti dallo Tsavo Est, direzione Malindi, si trova un punto ristoro/negozio souvenir, alle cui spalle scorre il fiume popolato da coccodrilli. Avvistamento ravvicinato garantito!

Insomma, per farla breve, il Safari allo Tsavo è stato certamente la tappa più speciale di questo magico viaggio in Kenya, una ricchezza inestimabile per me ma soprattutto per Amy, che all’età di (quasi) 9 anni ha potuto vivere un’esperienza così ricca ed intensa.

Se vi state chiedendo come organizzare un safari in Kenya o se sia adatto per tutti i bambini, ecco un (bel) po’ di informazioni pratiche per gestirlo al meglio.

Safari allo Tsavo Est con bambini:
informazioni pratiche

I Parchi visitabili in Kenya sono numerosi e, stando ai racconti di altri viaggiatori, tutti meritevoli di una visita. Il nostro viaggio è durato 8 giorni effettivi e, come la maggior parte degli italiani che si recano in Kenya, ci siamo limitati a visitare lo Tsavo. Essendo stata un’esperienza bellissima, non posso che consigliare di farla!

I motivi per scegliere di visitare lo Tsavo sono diversi.

Innanzitutto, con i suoi quasi 22.000 mq di superficie, si tratta del parco più grande del Kenya. Ciò significa che, anche in alta stagione, non ci sarà mai affollamento di jeep durante i safari. Inoltre qui è possibile avvistare tutti i Big Five: elefanti, leoni, rinoceronti, leopardi e bufali.

Si tratta poi di uno dei Parchi più frequentati per la sua vicinanza alle principali località marittime del Kenya (Malindi e Watamu in primis).

Il parco è diviso in due parti, est e ovest: quella più visitata tende ad essere l’est perché è raggiungibile più comodamente dalle località di mare. Gli avvistamenti di animali tra i due sono molto simili, ma cambia prevalentemente il paesaggio, che nello Tsavo ovest è più “vulcanico” (quindi ci dovrò obbligatoriamente tornare…non a caso la Rift Valley passa anche da queste parti, quindi di “attrazioni vulcaniche” ce ne sono parecchie).

Come arrivare allo Tsavo Est e quando andarci

Come ho già detto, per noi lo Tsavo è stata la prima tappa del blog tour in Kenya, quindi ci siamo trasferiti lì subito dopo l’arrivo a Mombasa. In tutta sincerità, vi sconsiglio di fare la stessa cosa se viaggiate con bambini perché è davvero stancante. Certo, l’emozione per l’esperienza può farvi lo stesso effetto che ha fatto a noi, facendo passare la stanchezza non appena arrivati a destinazione, ma dipende molto dal vostro fisico e dall’età del bambino, quindi valutate bene.

le strade dello tsavo est kenya

Alcune informazioni sugli spostamenti possono essere d’aiuto:

  • ai tempi del nostro viaggio (novembre 2016) erano in costruzione l’autostrada e la ferrovia che semplificheranno i trasferimenti da Mombasa al parco. In assenza di questi, il tempo necessario per lo spostamento, inclusi traffico e strada dissestata, si attestava sulle 6-7 ore compresa 1 breve sosta pipì. Non so se esista un orario in cui il traffico è inferiore ma, finché ci saranno i lavori, è bene mettere in conto lunghe file. Una volta terminata l’autostrada, i tempi si ridurranno notevolmente;
  • il tragitto dal Parco a Malindi (uscendo da Sala Gate), invece, è stato di 4 ore, compresi alcuni lavori stradali che hanno rallentato il tragitto: anche in questo caso tutta la strada è sterrata e prevedere con certezza la durata dello spostamento è difficile, quindi resta validissimo il motto kenyano “pole pole, hakuna matata” (piano piano, nessun problema)

strade del kenya da tsavo a malindi

  • se non avete problemi di budget, potete valutare la possibilità di trasferirvi allo Tsavo utilizzando un aereo ultraleggero che arrivi direttamente nella savana (sembra ci siano mini piste di atterraggio, che però non abbiamo visto) e magari uscire via terra per recarvi al mare.

Alla luce di ciò, direi che le possibilità di articolare un viaggio in Kenya di circa 10-15 giorni sono prevalentemente due:

  • fare la sfacchinata iniziale e andare al parco subito dopo l’arrivo in Kenya, per poi godersi la vacanza mare come seconda parte del viaggio;
  • fare subito qualche giorno di mare, raggiungendolo da Mombasa appena arrivati, poi fare il safari e trascorrere gli ultimi giorni di mare in un’altra località per concludere in relax.

Non terrei il safari come ultima tappa del viaggio perché si tratta inevitabilmente di un’esperienza stancante, quindi meglio farla seguire da un po’ di relax al mare prima di tonare a casa.

Molti turisti scelgono di fare il safari in giornata alloggiando a Malindi. Io sinceramente lo sconsiglio, soprattutto se si viaggia con bambini, perché gli spostamenti sono molto lunghi e si rischia di trascorrere un’intera giornata in auto per gustarsi solo poche ore di savana. Senza considerare il fatto che la maggior parte degli avvistamenti avviene con maggiore probabilità la mattina presto. Non costa poco, ma alloggiare nel parco, o nei suoi paraggi, vale decisamente la pena. 2 notti (meglio 3) è il minimo per godersi l’esperienza nella sua pienezza.

…e arriviamo qui alla questione più importante…

Safari con bambini: sì o no?

Abbiamo già affrontato l’argomento in questo articolo di Daniela, che ha vissuto in Kenya per alcuni anni > safari in Kenya in famiglia

In base alla mia esperienza posso dire che sì, assolutamente il safari è un’esperienza indimenticabile da vivere con i bambini, da un punto di vista didattico e umano. Consente infatti loro di scoprire il mondo nel modo migliore che ci si possa immaginare, quello vissuto in prima persona e non letto solo sui libri. Vedere dal vivo questi animali, nel loro habitat naturale e non imprigionati dietro a sbarre o pareti in plexiglass è un insegnamento molto profondo.

Allo stesso modo, una volta usciti dai parchi nazionali, è possibile vedere da vicino come vivono le famiglie del posto: capanne di fango e sterco, vestiti sporchi e rotti, assenza di un qualsivoglia servizio, compresa l’acqua.

bambini poveri in kenya

Un altro momento molto toccante del nostro viaggio è stato proprio quello in cui ci siamo fermati a lasciare cibo e acqua ad un gruppo di bambini incontrati lungo la strada…Avete presente le solite frasi del tipo “che bello vedere i bambini sempre allegri, anche quando non hanno niente!”. Ecco, no, proprio no! I bambini che abbiamo visto noi non erano per niente allegri, e anzi si vedeva che alcuni di loro avevano problemi di salute. Vederli sorridere perché davamo loro dell’acqua non è stato per niente facile, ma è una lezione che fa bene a tutti, a noi e soprattutto ai bambini, che possono toccare con mano realtà capaci di aprire la loro mente e renderli più sensibili e aperti al prossimo.

[N.B.: parlando con diverse persone che vivono in Kenya, ho capito che in realtà il gesto di dare qualcosa a queste persone può fare più danni che altro, poichè li induce spesso ad abbandonare scuola e lavoro per rimanere sulla strada a “mendicare” un aiuto dai passanti. Mi riservo di approfondire questo aspetto, ma non tralasciatelo se andate da quelle parti. E soprattutto evitate di donare dolci o caramelle, che qui i dentisti non sono facilmente reperibili!]

Detto ciò, ovvero che il safari (e tutto ciò che lo circonda) è un’esperienza ricchissima per un bambino, è però bene tenere conto di alcuni fattori.

Fare un safari è un’attività fisicamente impegnativa: si tratta di stare almeno 3-4 ore consecutive seduti in una jeep traballante, anche 2 volte al giorno, non si può scendere, se ci si avvicina agli animali bisogna stare fermi e in silenzio. Possono inoltre trascorrere lunghi periodi senza avvistare nulla..

safari con bambini in kenya

Insomma, bambini sì ma non tutti. Se devo suggerire un’età indicativa, direi da 6 anni in su, ma ciascuno potrà valutare in base al proprio bambino. Amanda è in grado di stare per ore seduta in auto senza batter ciglio e ora che ha quasi 9 anni il safari non ha rappresentato alcun tipo di problema, ma magari non è così per tutti.

Resta comunque importante saperli coinvolgere in ciò che si sta facendo: un diario dove scrivere o disegnare paesaggi e animali incontrati, un libro con gli adesivi, come questo reperibile su Amazon > On Safari: Over 1,000 Stickers!

Assolutamente sconsigliato poi venire qui se non si è vaccinati. Per quanto si possano scegliere le strutture più turistiche, siamo comunque in Africa, e la situazione igienico-sanitaria non è mai come si potrebbe sperare. Quindi vaccini di base tutti, più eventualmente antiepatite A e anti febbre gialla, previo consulto con il medico del servizio di igiene pubblica, viaggi internazionali (servizio presso AUSL).

Antimalaria sì o no?

La mia risposta è NO. Io personalmente non vorrei mai fare questa profilassi per due motivi: non garantisce una copertura totale dalla malattia (non è un vaccino ma appunto una profilassi) e dà troppi effetti collaterali, quindi il rischio di rovinarmi la vacanza non mi entusiasma. Stesso ragionamento vale ovviamente per mia figlia! Qui il rischio malaria c’è ma nelle zone turistiche della fascia orientale del Paese è ridottissimo e soprattutto le zanzare vengono colpite con trattamenti chimici.

E’ bene inoltre considerare che, in caso di contrazione della malattia, le farmacie locali in genere dispongono di un kit antimalaria (certamente da prendere su indicazione del medico) quindi al limite si può pensare di comprarne uno da portare a casa.

Io quindi ho preferito optare per una buona copertura contro le punture di zanzare o altri insetti: pantaloni lunghi di cotone e ogni tipo di spray che potesse esistere in commercio per proteggersi, dal classico Autan Tropical Vapo Repellente al delicatissimo Fiocchi Di Riso Talco Non Talco Emulsione perfetto anche per i più piccoli, per finire con il Biokill insetticida ecologico antiparassitario da usare su abiti e tessuti.

Di fatto abbiamo visto pochissime zanzare e credo che nel loro inverno (durante la nostra estate) la situazione sia ancora migliore visto che il clima è più fresco.

 

Dove alloggiare allo Tsavo?

satao camp con bambini kenya

Se vi ho convinto a dedicare più di una giornata al safari, l’altra questione cruciale da affrontare è quella relativa a dove alloggiare con bambini allo Tsavo.

Esistono diverse soluzioni di lodge e campi tendati (ma non tutti accettano bambini, quindi verificate bene), alcuni situati fuori dal confine dello Tsavo, altri dentro. La scelta credo dipenda solo da una questione economica perché, se non è così, non c’è scusa che tenga: alloggiare dentro il parco è quel qualcosa in più che rende l’esperienza infinitamente più entusiasmante, e anche più comoda, visto che basta uscire dal proprio alloggio per iniziare ad avvistare gli animali senza perdere tempo in auto.

In occasione del nostro blog tour in Kenya, noi abbiamo alloggiato 2 notti presso il Satao Camp, situato dentro la zona più wild del parco, lontano da qualsiasi altra struttura nell’arco di decine di km. Io non ho visto gli altri, quindi non posso fare paragoni, ma  non riesco sinceramente ad immaginare cosa ci potrebbe essere di migliore, vista la sua capacità di integrare il comfort con il rispetto dell’ambiente.

Gli alloggi sono grandi tende coperte da tetti in paglia, in pieno stile kenyano, con un bagno in muratura, letti ampi e comodi, disponibili anche per nuclei familiari, molto puliti e decisamente confortevoli. L’acqua calda è disponibile la sera, riscaldata dai pannelli solari, e il Camp è certificato dall’Ecotourism Kenya. Non abbiamo visto nessun insetto dentro la tenda e l’inevitabile timore per i rumori notturni di chissà quali animali, era placato dalla presenza del personale che ogni notte veglia sul camp. Non esistono infatti recinti tra il Satao Camp e il resto della savana, motivo per cui attorno alle tende circolano numerosi (innocui e timorosi) impala intenti a brucare.

La maggiore ricchezza del camp è poi rappresentata dalla pozza d’acqua situata a poche decine di metri dalle tende: una pozza storicamente presente in questa zona, che consentiva una sosta alle carovane di schiavi che si spostavano nel paese, e che ora è diventato luogo privilegiato di abbeveraggio di ogni sorta di animali presenti allo Tsavo, leoni compresi, primi tra tutti i numerosissimi elefanti. Il che rende il giardino della tenda e le verande private, punti d’osservazione privilegiati per gli amanti della savana.

satao camp con bambini tsavo est africa

Se aggiungo il fatto che si mangia anche bene e che si può organizzare l’aperitivo al tramonto in mezzo alla savana, direi che il gioco è fatto! Sul sito trovate tutte le informazioni su prezzi, offerte e servizi: come ogni lodge dentro al parco, non si tratta di una sistemazione low cost, ma certe cose non hanno prezzo > SataoCamp.com

Alcuni consigli per godersi al meglio il safari in Kenya con bambini

Il primo e più importante consiglio: affidatevi ad una guida professionale, sempre e comunque, a maggior ragione se viaggiate con bambini. Questo è importante sia per motivi di sicurezza (servono persone esperte, che conoscano i comportamenti degli animali e che sappiano guidare su strade sterrate in un territorio in cui spesso nessun cellulare ha copertura di rete) sia per la maggiore probabilità di avvistare animali. Lo Tsavo è uno dei Parchi più grandi e il rischio di guidare per ore senza avvistare un animale è molto concreto, soprattutto perché molti animali si mimetizzano ed è difficile vederli senza la segnalazione di un esperto. Le guide ufficiali sono inoltre in rete tra loro e si passano le informazioni sugli avvistamenti migliori.

Per avere una migliore visibilità durante il safari, il mezzo migliore è certamente la jeep aperta tutta attorno: ci si ritrova addosso un po’ più di sabbia, ma la vista è senza paragoni, stando comodamente seduti.

Per il viaggio verso il campo, invece, vi consiglio vivamente un mezzo “turistico”, cioè chiuso e dotato di aria condizionata: soprattutto nel caso in cui si passi attraverso strade molto trafficate, poter chiudere il finestrino è un vantaggio da non sottovalutare.

Cosa mettere in valigia per un safari?

Lo Tsavo est si trova a 4-500 mslm, quindi il clima è leggermente più fresco rispetto alla costa. Nel mese di novembre però l’escursione era davvero minima, quindi non sono serviti abiti pesanti. Un giubino leggero e un kway sono comunque consigliabili, soprattutto perché se è nuvolo durante il safari, l’aria è più fresca. Per il resto, meglio avere pantaloni e maniche lunghi, per proteggere il corpo sia dal sole che dalle zanzare (ammesso che ce ne siano) ma è importante che gli abiti siano leggeri perché il clima è comunque caldo. Scarpe comode ma non da trekking, tanto non si scende dalla jeep durante il safari. Cappello e occhiali da sole sono un must. Ovviamente nessun abito elegante per la sera, ma solo abiti comodi per godersi la natura in tutto relax.

Superfluo specificare che gli ultimi negozietti sono presenti ai varchi di accesso al campo, mentre al suo interno gli unici servizi sono forniti dai lodge. Ogni cosa che ritenete possa servire, va acquistata prima di entrare.

Per ora sul tema “Safari in Kenya con bambini”  passo e chiudo, ma spero di poter presto aggiungere altri capitoli a questo entusiasmante argomento! 😉

Nel frattempo, su MagicalKenya.com trovate tutti i contatti e le informazioni utili per organizzare un viaggio in Kenya, anche tramite i migliori tour operator italiani.

Ho parlato del Kenya anche su Radio LatteMiele!!!

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Milly
{testi e fotografie di Milena Marchioni}

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L'autrice: * Milly Marchioni *

Mamma di Amanda, classe 2007. Viaggiatrice indipendente, adoro i vulcani, il mare e le isole tropicali ma anche la montagna e in generale i viaggi a contatto con la natura, passando per le città, i piccoli borghi, i castelli, le sagre di paese... Scoprire il mondo con gli occhi di mia figlia mi sta aiutando a crescere come viaggiatrice ma soprattutto come persona.

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