Rimborso per volo cancellato o ritardo: la Carta dei Diritti del Passeggero

Lo sapevi che esiste una normativa europea che prevede rimborsi e compensazioni pecuniarie per chi subisce ritardi o cancellazioni dei voli? E che l’ENAC da anni pubblica una semplice guida dal titolo “Carta dei Diritti dei Passeggeri”?

Il tuo volo è partito in super ritardo o addirittura l’hanno cancellato all’ultimo momento? La compagnia aerea ovviamente deve farti partire appena possibile, ma non solo: in determinati casi hai diritto ad una compensazione pecuniaria non indifferente…

L’esperienza insegna…

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Noi l’abbiamo scoperto sulla nostra pelle nel lontano 2005: a causa di un overbooking, Blue Panorama – compagnia italiana particolarmente avvezza a questo tipo di sorpresine (a proposito, chissà che fine ha fatto?) – ci ha abbandonati a Cancun assieme ad altri viaggiatori. Non è questa la sede per raccontare le mille peripezie che abbiamo fatto per rientrare a casa (basti sapere che abbiamo dovuto attivare l’Ambasciata italiana in Messico). Fatto sta che dopo un paio di giorni a spasso per gli aeroporti di mezzo mondo, siamo tornati in Italia, dopo che la compagnia ci aveva riprotetto su altri voli a sue spese.

Per fortuna eravamo già esperti quando, nel 2009, Eurofly ci posticipò di un giorno il volo per Mauritius e tentò di rimediare regalandoci un voletto a medio raggio (a proposito, chissà che fine ha fatto questa compagnia?).

In entrambi questi casi ci siamo dovuti avvalere di un legale per vedere rispettati i nostri diritti. Ma con le compagnie più serie non serve arrivare a tanto e lo stiamo verificando in questi giorni poichè, a seguito della cancellazione del nostro ultimo volo American Airlines, siamo in contatto direttamente con la compagnia per concordare la compensazione prevista per legge!

Rimborso per volo cancellato: ci pensa un regolamento europeo

Il REGOLAMENTO CE N. 261/2004 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO dell’11 febbraio 2004 istituisce regole comuni in materia di compensazione ed assistenza ai passeggeri in caso di negato imbarco, di cancellazione del volo o di ritardo prolungato.

Ciò significa che chi si trova in una di queste tre situazioni:

  • negato imbarco, per esempio in caso di overbooking (quella pratica per cui le compagnie aeree hanno diritto a vendere più posti rispetto a quelli effettivamente disponibili su un volo)
  • cancellazione del volo (l’aereo non parte)
  • ritardo prolungato

ha diritto immediatamente ad assistenza e poi, una volta rientrato a casa, ad una compensazione monetaria, che dipende dalle singole casistiche.

In generale, la compagnia aerea in questi casi ha sempre l’obbligo di assistere immediatamente i passeggeri:

  • farli arrivare a destinazione quanto prima, riproteggendoli su altri voli
  • provvedere al pagamento di pasti, bevande, eventuale alloggio e trasferimenti da/per l’aeroporto per tutta la durata del ritardo (oltre a garantire telefonate ed invio di email e fax)
  • fornire eventuale assistenza speciale se richiesta

Tutto questo deve avvenire a spese della compagnia, senza che i passeggeri paghino nulla. Se per qualche motivo si è costretti a pagare qualcosa, è importante conservare scontrini/fatture/ricevute per farsi rimborsare al rientro.

Ma, contrariamente a quanto molti pensano, non si esauriscono con questi gli obblighi della compagnia: una volta rientrati, i passeggeri che si siano ritrovati in una delle situazioni suddette, possono avere diritto ANCHE ad una compensazione pecuniaria che oscilla dai 250 ai 600 Euro a seconda della lunghezza del volo.

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Fonte: Carta dei Diritti dei Passeggeri

Alcune precisazioni:

Il regolamento si applica a:

  • passeggeri in partenza o in transito da un aeroporto comunitario (voli di linea, charter o low cost)
  • passeggeri che partano fuori dalla comunità europea, diretti in un aeroporto comunitario con compagnia aerea comunitaria (voli di linea, charter o low cost)
  • passeggeri con prenotazione confermata che si presentano in aeroporto nei tempi prestabiliti

Non si ha diritto alla compensazione nel caso di cancellazione/ritardo se:

  • la cancellazione/ritardo è stata causata da circostanze straordinarie che non potevano essere evitate (condizioni meteo, problemi di sicurezza, scioperi)
  • il passeggero è informato della cancellazione due settimane prima
  • il ritardo finale non supera le 3/ 4 ore (varia a seconda dei casi)

Rimborso per volo cancellato o ritardo: come far valere i propri diritti

Come detto in premessa, le compagnie serie si comportano in modo trasparente verso i passeggeri. In occasione della nostra ultima disavventura con American Airlines, la compagnia ci ha fornito immediatamente un foglietto con l’indicazione della procedura da seguire per richiedere il rimborso e la compensazione. Appena arrivati a casa, quindi, abbiamo proceduto con la richiesta, compilando semplicemente un form online, e ora siamo in contatto con l’ufficio reclami della stessa compagnia per la conclusione della pratica.

Non è detto che le cose siano sempre così semplici, come appunto ci capitò con Blue Panorama ed Eurofly. Nel caso in cui una compagnia non risponda, diventa inevitabile rivolgersi ad un legale. Ovviamente in questi casi i tempi si allungano, ma la compagnia sarà comunque costretta, non solo a pagare quanto dovuto per legge (compensazione pecuniaria e spese legali), ma anche a rimborsare eventuali ulteriori danni richiesti dalla parte lesa (vedi risarcimento danno da vacanza rovinata), nonché a subire le sanzioni previste dal Decreto legislativo 27/1/2006, n. 69 recante “Disposizioni sanzionatorie per la violazione del Regolamento (CE) n. 261/2004 suddetto.

Prima di arrivare a tanto però è ovviamente indispensabile verificare che sussistano le condizioni che diano diritto alla compensazione.

Per tutti i dettagli è possibile consultare l’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile), che è responsabile per l’attuazione di questi Regolamenti Europei in Italia e da anni pubblica una semplice e chiara guida dal titolo “Carta dei Diritti del Passeggero” con tutte le informazioni necessarie.

IMPORTANTE: se anche a te è successo qualcosa del genere, sappi che hai tempo 2 anni per richiedere il rimborso previsto!

Link Utili

Per concludere, si spera che non ce ne debba mai essere bisogno, soprattutto perchè questi disguidi possono diventare particolarmente brigosi se si viaggia con bambini piccoli. Ma, se proprio capita, una volta superata la rabbia del ritardo, tranquillizzatevi pensando al prossimo volo che farete gratis grazie al rimborso! 😉

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N.B.: NON SONO UN AVVOCATO E TUTTO QUANTO RIPORTATO QUI SOPRA E’ TRATTO DALLA NOSTRA ESPERIENZA PERSONALE E DALLA NORMATIVA CITATA REPERITA NELLE FONTI LINKATE. PER UN PARERE “UFFICIALE” E’ NECESSARIO RIVOLGERSI AD UN LEGALE

Milena

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L'autrice: * Milly Marchioni *

Mamma di Amanda, classe 2007. Viaggiatrice indipendente, adoro i vulcani, il mare e le isole tropicali ma anche la montagna e in generale i viaggi a contatto con la natura, passando per le città, i piccoli borghi, i castelli, le sagre di paese... Scoprire il mondo con gli occhi di mia figlia mi sta aiutando a crescere come viaggiatrice ma soprattutto come persona.

Commenti

  • Reply ilaria

    Consigli molto utili grazie!!!…ovviamente spero di non averne bisogno mai….ma nel caso, saprò almeno cosa fare!
    Ciao….

    • Reply * Milly Marchioni *

      Guarda, non è piacevole eh, per carità però, come dicevo, una volta superata la rabbia, pensare che si avrà diritto a un bella ricompensa per il disagio….non è male! 😉

  • Reply Simonetta

    Mi dispiace per le tue disavventure in volo… Certo quando si viaggia tanto è più facile che accada… Ma tutti dovrebbero essere informati sui loro diritti. Brava, bel post.

    • Reply * Milly Marchioni *

      Sì purtroppo capita, però basta essere un po’ informati e si prende tutto con più leggerezza (la prima volta in Messico, lasciamo stare, ho avuto gli incubi per settimane…ora invece… 😉 )

  • Reply Cristina

    ecco, questi aggiornamenti sono sempre utili grazie (anche se uno spera di non doverlo usare mai)

    • Reply * Milly Marchioni *

      Ci mancherebbe! Se hai bisogno di aggiornamenti sulle possibili sfighe in viaggio, sai a chi rivolgerti! 😉

  • Reply Camilla

    MI ricordo dei cartelli esplicativi a Fiumicino, ma devo ammettere di averli letti di sfuggita per anni! Solo quando mi sono informata per bene ho capito che è stato un grande errore: se potessi tornare indietro nel tempo, mi sa che qualche rimborso lo potrei tranquillamente richiedere 🙂

    • Reply * Milly Marchioni *

      Wow addirittura i cartelli? Mica male! Comunque verifica bene perché c’è tempo 2 anni per chiedere il rimborso!

      • Reply Camilla

        Purtroppo, ormai, i due anni sono belli che passati 🙁 (All’epoca, anche se alcune tratte le facevo da sola, ero, anche nei viaggi, “a carico di mamma e papà” e non mi preoccupavo troppo di quello che succedeva)

  • Reply Monica

    E’ sempre utile avere a disposizione tutte le normative previste a tutela dei viaggiatori (che invece viaggiano spesso senza conoscere i propri diritti)! Un articolo completo, Milly, anche se non sei un avvocato!!! Grazieeeeee

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  • Reply MOIRA

    Articolo utile, grazie. Fortunatamente per ora non ho dovuto affrontare problemi del genere (e spero di non averne mai). Il disagio più fastidioso che mi è capitato è stato quello di un volo Ryanair in ritardo di 4 ore in cui ho dovuto aspettare in aeroporto a Budapest. Una gran noia ma niente di più. 🙂

    • Reply * Milly Marchioni *

      Ciao Moira, grazie del tuo commento! In effetti anche i ritardi non sono piacevoli, ma sono spesso tra i “rischi del mestiere” 😉

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  • Reply Angelica

    Ciao, scusa ma il tuo post è impreciso e fuorviante. Da quello che scrivi si lascia intendere che anche per il ritardo prolungato c’è una compensazione pecuniaria, invece quella è prevista solo per cancellazione.

    • Reply * Milly Marchioni *

      Gent.ma Angelica, se anche tu avessi ragione, confondere un refuso con “post impreciso e fuorviante” mi pare davvero esagerato.
      Ciò premesso, se leggi attentamente, senza saltare le parole, trovi anche dei verbi al condizionale e, soprattutto, i link alle fonti ufficiali che sono quelle che hanno l’ultima parola, come preciso in ogni articolo che contiene informazioni di cui non sono padrona.

      • Reply Tommaso

        Ciao Milly, io viaggio quasi tutte le settimane per lavoro e inizialmente non davo molto peso a questo aspetto. Devo dire che non conoscevo la normativa e poiche il volo molto spesso era pagato dall’azienda non mi preoccupavo piu’ di tanto di recuperare quanto, come hai scoperto anche tu, in qualita’ di passeggeri avremmo diritto. Durante un mio viaggio in Spagna un mio collega di Madrid mi ha fatto conoscere, e ho scoperto che si puo’ inviare la richiesta di compensazione fino a 5 anni dopo, quantomeno per il ritardo o la cancellazione del volo. Vedo che e’ passato diverso tempo da questa disavventura e magari hai perso la documentazione pero’ c’e’ tanta disinformazione a riguardo e adesso io e la mia famiglia non ne lasciamo passare liscia piu’ neanche una.. anche se devo dire molto dipende da compagnia a compagnia.

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