Una premessa è doverosa: non è detto che quello che abbiamo subito noi sia la prassi, quindi se avete già prenotato un volo American Airlines non allarmatevi. Se invece dovete ancora prenotare, magari cercate qualche altra offerta in giro. [aggiornamento in calce al post!]
American Airlines con bambini: la nostra (dis)avventura
E’ iniziato tutto in un normalissimo sabato mattina di novembre, in cui stava per iniziare il viaggio che pianificavamo da mesi: Costa Rica…
Arriviamo a Malpensa, facciamo il check in, andiamo al gate e saliamo sull’aereo.
Partenza prevista per le 9.40, destinazione Miami. Alle 9.35 circa l’aereo è pieno, porte chiuse e tutti pronti a partire.
Primo annuncio di ritardo dovuto ad una procedura di controllo che si sta concludendo.
Dopo qualche minuto, secondo annuncio: oltre a partire tardi ci metteremo un po’ di più perchè un problema tecnico dell’aereo ci obbligherà a volare vicino alla costa e non in mezzo al mare.
[Che poi inizi anche ad avere un po’ paura….già l’aereo è vecchio e malmesso in più si parla di problemi tecnici…]
Passa ancora un po’ di tempo…Terzo e quarto annuncio di ulteriore ritardo.
Dopo circa 3 ore chiusi in aereo, senza aria condizionata, il personale di bordo autorizza i passeggeri ad uscire dal velivolo per prendere un po’ d’aria (e magari mangiare qualcosa, visto che nel frattempo è arrivata l’ora di pranzo!).
Ormai è evidente che non si partirà, ma continuano ad illuderci…finchè dopo circa un’altra ora, arriva l’annuncio definitivo: volo cancellato e probabile partenza il giorno dopo, con pernottamento a spese della compagnia presso un hotel di Varese.
Se state leggendo questo articolo probabilmente siete amanti dei viaggi come noi…quindi potrete immaginare come ci sentivamo….vedevamo il nostro sogno infrangersi in mille pezzi…chi ci garantiva che il giorno dopo ci sarebbe stato posto per noi su altri voli?
Inspiegabilmente non ho assistito né a scene di panico né ad arrabbiature isteriche che sarebbero state più che giustificate: in fin dei conti probabilmente eravamo tutti sollevati all’idea di non dover volare su un aereo del 1982 che aveva problemi tecnici che gli impedivano di partire.
A quel punto la nostra unica speranza era quella di trovare un volo il prima possibile. Peccato che, tra ritiro dei bagagli e controllo passaporto (eh già, non eravamo neanche usciti da Milano eppure serviva il controllo), abbiamo perso altre 2 ore in aeroporto, senza che il personale di terra (incaricato dall’American Airlines) fosse in grado di darci indicazioni utili per gestire l’emergenza (ecco qui qualche parolaccia l’ho sentita, ma molte poche rispetto a quelle che si sarebbero meritati per come ci trattavano).
Nessuna assistenza speciale neanche per chi aveva bambini: noi per esempio ci siamo ritrovati soli abbandonati al terminal e solo per caso, grazie all’aiuto di altri passeggeri, abbiamo trovato la navetta che ci avrebbe accompagnato all’hotel.
E in hotel nessuno di American Airlines a comunicarci il nostro destino: ciascuno di noi, singolarmente, ha dovuto chiamare la compagnia al call center in lingua inglese per ottenere (o farsi semplicemente comunicare) la riprotezione sul volo del giorno successivo.
Sì, il giorno dopo siamo partiti.
Purtroppo l’aereo era lo stesso del giorno prima, e la tentazione di rimanere a terra per la paura che succedesse qualcosa su quel catorcio è stata tanta. Ma abbiamo deciso di partire comunque e, se sono qui a raccontarlo….
American Airlines con bambini: i (dis)servizi a bordo
Al di fuori di questo deprecabile episodio -che non sarebbe così grave se non fosse ricorrente come ci è stato comunicato da diversi passeggeri- in occasione dei 4 voli American Airlines (Malpensa-Miami e ritorno; Miami-San Josè e ritorno) abbiamo comunque riscontrato diverse pecche…
Come già detto, gli intercontinentali sono avvenuti su aerei di oltre 30 anni fa, scomodi e privi di servizi: niente monitor personale, tastierino comandi eufemisticamente datato, un’unica programmazione di film da vedere nei piccoli monitor lungo i corridoi, solo due compilations di canzoni (che in 11 ore di volo…), sedili scomodi che si reclinavano di pochissimi centimetri.
L’aereo era un boeing 767-300: purtroppo l’avevo già acquistato quando Pepe ci ha illuminato sulle tipologie di velivolo, elemento non secondario se si deve volare per tante ore > Bimbi in aereo: Airbus o Boeing? Ecco come scegliere!
I due voli dagli USA al Costa Rica invece erano su boeing 757 più spaziosi e un po’ meno obsoleti ma comunque con servizi da low cost, tipo le consumazioni a pagamento (sarà un caso che prima di salire sull’aereo a San Josè ci abbiano fatto buttare TUTTI i liquidi acquistati al bar dopo aver passato i controlli bagagli?)
A proposito di cibo…
- in fase di prenotazione online non è stato possibile selezionare il pasto preferito (in genere per la bimba scegliamo il child meal che è migliore rispetto a quello per gli adulti, non fosse altro che per la semplicità dei piatti serviti)
- oltre al triste sapore (abbastanza frequente in aereo, diciamoci la verità!) la presentazione dei pasti era a dir poco “disordinata” con scatoline ammucchiate e verdure rovesciate sommariamente sul vassoio
- durante il volo d’andata i pasti sono stati serviti ad orari senza senso (noi per esempio siamo partiti alle 8.30 di mattino da Milano –ore 2.30 di notte a Miami- e ci hanno servito il pranzo alle 10)
…insomma, portatevi a bordo buoni snack, per voi ma soprattutto per i bimbi!
Per tutti i voli che abbiamo prenotato non è stato possibile effettuare il check in online (a causa di problemi tecnici del software, stando a quanto comunicato dal call center) e questo ha comportato:
- Impossibilità di accedere alla fila con accesso prioritario in aeroporto
- Assegnazione automatica dei posti
Ai banchi check in e all’imbarco niente accesso prioritario per famiglie con bambini (eventualmente si può provare a chiedere all’operatore di turno e sperare nella sua gentilezza).
A bordo non viene dato alcun tipo di gadget/intrattenimento per i bambini, quindi partite “armati” con tutti i mezzi di distrazione di cui potreste avere bisogno a seconda dell’età del bimbo e della durata/orario del volo.
Insomma, allo stato attuale si è trattato sicuramente della nostra peggiore esperienza di volo, pari forse a quella di qualche anno fa alle Maldive con Air Italy (ma vogliamo mettere un’ignota compagnia charter italiana con la principale compagnia americana?).
Se proprio dovete volare con questa compagnia, questi sono i servizi per i bambini > Traveling with children
Note positive
In tutto ciò però voglie trovare le note positive…
La gentilezza del personale di bordo (non di quello di terra, che però non era dipendente di American Airlines ma della società italiana che ne gestisce i servizi di terra): non me ne voglia la categoria, ma spesso mi imbatto in hostess spocchiose e poco disponibili a trattare con noi comuni mortali; in American Airlines invece ho incontrato su ogni volo persone educate e gentili che hanno sopperito i problemi con qualche semplice sorriso…
La cordialità e grande disponibilità degli operatori del call center italiano di American Airlines (peccato che sia attivo solo dal lunedì al venerdì fino alle ore 17, quindi nei momenti di panico ci siamo dovuti arrangiare).
La professionalità e gentilezza con cui l’Atahotel di Varese ha accolto 200 passeggeri arrabbiati e tristi: il personale ci ha accolto con il sorriso sulle labbra, sempre cordiale e professionale nonostante il caos; ha inoltre organizzato la logistica per il giorno dopo e non ci ha fatto mancare nulla, dal cibo al ristorante alle ciabattine in camera!
L’hotel inoltre è proprio bello, non vicinissimo a Malpensa, ma perfetto per chi cerca un alloggio elegante e con tutti i comfort (compreso l’angolo cottura in camera!).
Infine…
Voli cancellati o ritardi? Non tutti i mali vengono per nuocere!
Come dicevo in premessa, questa è stata la nostra esperienza, però diversi passeggeri a bordo, abituée di American Airlines per motivi di lavoro, dicevano che questi episodi capitano spesso. Ovviamente vi auguro che non succeda mai, ma nel caso doveste subire un ritardo prolungato, un overbooking o una cancellazione, ecco qualche semplice consiglio, che tratterò più approfonditamente in altro post:
- non fatevi prendere dal panico: la compagnia ha l’OBBLIGO di trovare una soluzione e farvi arrivare a destinazione! Piuttosto iniziate a verificare quali prenotazioni dovete spostare, soprattutto se siete viaggiatori fai da te (altrimenti chiedete direttamente alla vostra agenzia);
- non sborsate un euro: la compagnia DEVE pagare tutto (pasti, bevande, alloggi e trasporti); se pagate qualcosa, conservate il giustificativo per chiedere il rimborso al ritorno;
- esiste una normativa che tutela il viaggiatore in casi come questo: è la carta dei diritti del passeggero. Ciò significa che American Airlines, per legge, dovrà rimborsarci 600 euro a testa (che per noi equivale alla copertura dell’intero costo del volo)…
…Inutile dire che mi sto già informando sul prossimo viaggio cui devolverò suddetta cifra!
Per saperne di più > Rimborso per volo cancellato o ritardo
Quindi, come dice la mia amica Michela…
everything happens for a reason
AGGIORNAMENTO LUGLIO 2016
Dopo la cancellazione del volo nel novembre 2014, American Airlines si è mostrata molto corretta e professionale nella gestione della successiva pratica di rimborso. Per dovere di cronaca posso dire che i tempi sono stati lunghissimi e le procedure abbastanza farraginose, ma la compagnia ci ha da subito fatto una proposta: “possiamo darvi, come previsto dalla normativa, i 600 euro a testa di compensazione pecuniaria, oppure dei voucher da usare con noi del valore di 1700 dollari a testa“.
Ora, l’idea di volare nuovamente con loro non mi attraeva da nessun punto di vista, però…
- 1700 dollari a testa? e quando ci ricapita di avere una cifra così importante da spendere in voli?
- American Airlines vola in codeshare con tantissime compagnie aeree, quindi basta cercare attentamente per chi capire da chi è effettivamente operato il volo per viaggiare -nei fatti- con altre compagnie
Abbiamo quindi accettato la proposta alternativa, ottenendo quindi i voucher e….
….siamo appena tornati da un meraviglioso viaggio alle Hawaii (che è costato parecchio, ma almeno i voli non li abbiamo pagati!): voli prenotati su American Airlines ma operati da British Airways, e nella tratta intercontinentale abbiamo volato addirittura su un Airbus A380, l’aereo più grande del mondo!
Quindi ricordiamoci sempre: “Non tutti i mali vengono per nuocere!”
Milly
(testi e fotografie di Milena Marchioni)
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MAI avrei pensato che una compagnia come AA offrisse un servizio, soprattutto intercontinentale, con aerei preistorici. A me un’avventura del genere, nonostante i tantissimi voli all’attivo, non mi è mai capitata e spero non mi accada. Ho avuto giusto un ritardo di 6 ore da Doha a Kathmandu, ma non ci hanno fatto salire in aereo. Poi qualche annuncio di “lieve” ritardo ripetuto, ma in aeroporto assistenza food e cibo.
A me una roba analoga successe anni fa con Blue Panorama: ricordi quel periodo in cui un giorno sì e un giorno no finiva al tg perché -causa overbooking- mollava i passeggeri in giro per il mondo? Ecco, successe anche a me in Messico e dovetti chiamare l’Ambasciata perché 17 poveri turisti tornassero in Italia!!
Grazie per questa preziosa testimonianza e i tuoi utili consigli.
Conosco questa compagnia aerea perché usata un paio di volte per volare negli States, una volta al ritorno ci sono stati problemi all’impianto elettrico, abbiamo fatto tutta la tratta senza tv e senza musica, fortunatamente eravamo stanchissimi e abbiamo dormito come ghiri..però eravamo ancora senza bimba. Ora con lei cercheremo sicuramente di informarci meglio e di più prima di scegliere una compagnia anziché un’altra, perché mentre noi adulti alla fine ci adattiamo un po’ a tutto e sopportiamo, lei giustamente non ha l’età e le capacità per farlo, e in fondo non è neanche giusto, le esigenze e i servizi con lei ora sono diverse.
Terrò sicuramente presente per il futuro.
Grazie! Ciao
Anche noi siamo inevitabilmente diventati più esigenti, soprattutto in termini di sicurezza. Questo volo l’abbiamo pagato poco, ma un motivo c’era, quindi di certo eviterò in futuro di fare lo stesso errore!
AA fa parecchio schifo da anni. Noi l’abbiamo usata per andare negli USA nel 2011 ma anche in quel caso l’aereo era vecchio, scomodo e con servizi a bordo inesistenti.
Spesso ha prezzi vantaggiosi e la gente la sceglie per questo motivo, ma effettivamente per chi ha bambini è assolutamente da evitare.
Alla fine un adulto magari si incavola ed accumula un po’ di stress, ma un bambino piccolo diventa ingestibile in simili situazioni. Leggendo il tuo racconto ho provato a pensare se ci fossim stati noi con il piccolo di 2 anni chiusi per 3 ore in aereo senza nemmeno partire…credo che dopo 1 ora mi sarei fatta venire un attacco di panico e li obbligavo a farmi scendere!
Hai ragione! Noi siamo fortunati perché Amanda è tendenzialmente tranquilla (e poi, oltre ad essere comunque più grande del tuo bimbo, quest’anno aveva una nuova attrazione che l’ha intrattenuta nelle ore del delirio: il tablet! 😉 )
Secondo me il tablet ormai è un must per i nostri piccoli viaggiatori 🙂
Anche se il nostro Chicco ha solo 27 mesi è da qualche settimana che abbiamo iniziato a farglielo usare con delle App dedicate a lui (per sua grande gioia), nella speranza che questa sua passione ci sia di aiuto nei prossimi voli, soprattutto quando decideremo di intraprendere un intercontinentale 😉
Senza che diventi una droga, il tablet effettivamente diventa un valido alleato. Noi abbiamo scaricato giochini carini ed educativi e lei lo usa offline…e si diverte un casino!! In situazioni di emergenza come questa, poi, diventa una manna!! 😉
Confermo l utilizzo del tablet come “salvavita” per i più piccoli! La nostra Beatrice avra 3 anni a gennaio, ma diversi voli intercontinentali alle spalle…e anche se è una bimba tendenzialmente tranquilla ( più che tranquilla di suo diciamo “domata” e abituata che in aereo si sta seduti e buoni) tante volte all arrivo della noia , che arriva anche a noi adulti, il tablet ci è stato d aiuto, con le sue app dedicate e sotto controllo…e comunque ci sono delle app moolto educative ( disse la nonna psicologa)…tanto è vero che numeri in inglese e scrivere “bea” sono stati imparati attraverso tablet!!….e finalmente a Natale arriverà il suo personale…così il nostro ha finito di essere invaso da Pou e amici ! Poi se si viaggia con emirates il tablet in 4 voli su 4 neanche è uscito dalla borsa..ma questa è un’altra storia!
Io sono un assiduo volatore (frequent flyer) con AA non ho mai riscontrato i problemi succitati.
Viaggio sempre in compagnia della mia famiglia (3 figli e mia moglie).
Penso che una rondine non fa primavera.
Prima di esprimere determinati giudizi lesivi, ritengo opportuno tenere in considerazione che American Airlines è una delle compagnie che maggiormente investe per la qualità dei propri servizi.
Saluti
MJ Potenzoni
Non esprimo giudizi ma racconto come sono andate le cose.
Comunque diverse persone a bordo avevano vissuto esperienze analoghe. E proprio in queste ore un’amica che doveva partire per Miami si è vista cancellare il volo e forse partirà domani.
E anche queste sono constatazioni, non giudizi.
Una premessa: abbiamo volato diverse volte con AA e ci siamo sempre trovati bene (offerte, gestione veloce e automatica del check in on-line, puntualità, servizi, monitor e intrattenimento, pulizia, estrema gentilezza e disponibilità del personale di bordo).
Nel caso specifico citato da Milly, invece, anche a noi è successo che abbiano cancellato il volo Milano – Miami una volta (maggio 2014). La comunicazione ci è stata data in aeroporto, dopo che inizialmente pareva trattarsi solo di un ritardo per “motivi tecnici”.
Condivido il fatto che la disponibilità del personale a terra fosse poco coordinata (ognuno ha dovuto telefonare autonomamente al call center di AA per trovare la prima alternativa utile, nel nostro caso Milano-NY e NY-Miami l’indomani; tra l’altro, noi abbiamo fatto riferimento alle linee telefoniche dedicate con operatori in lingua inglese, poiché quelle italiane erano congestionate).
Sottolineo però alcuni punti a favore di American Airlines per scusarsi del disguido: riprotezione sul primo volo utile, pasti e hotel (Sheraton) messi a disposizione gratuitamente per la giornata tramite voucher e rimborso effettivo di 600€ a persona (una volta inviata la documentazione richiesta via mail) = grande attenzione al cliente.
Ciao Stefania, grazie per la tua testimonianza…dopo che mi è successo ho avuto modo di confrontarmi con diverse persone che hanno vissuto gli stessi disagi..speriamo almeno che anche nel nostro caso il rimborso arrivi presto!!
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Ciao Milly,
scusa se ti disturbo…anche io e mia moglie la scorsa sera abbiamo avuto una bella disavventura con il ritorno da miami…(sembra proprio un bel vizio!). Dopo una serie di ritardi comunicati ogni ora, dopo 5 ore ci hanno cancellato il volo. Alle 2 di notte siamo risuciti a recuparare un altro volo che faceva scalo a Londra. Cercando su internet ho letto anche la tua dettagliatissima esperienza.
Mi consiglieresti quindi di aprire un rimborso con American Airlines? Io in realtà il biglietto l’ho acquistato tramite last minute, secondo te ci sono problemi? Ho provato a guardare sul sito dell’american airlines ma non riesco a trovare il canale corretto per procedere. Ti ringrazio! Alberto
Ciao Alberto, nessun disturbo. Io al tuo posto proverei assolutamente a procedere, per vari motivi.
Il primo è che, nonostante la mia pessima esperienza, la compagnia si è rivelata corretta nella gestione del successivo rimborso: tempi molto lunghi di risposta ma comunque risposte sempre arrivate. Prova a contattare il call center italiano e vedrai che ti indirizzeranno. Altrimenti sul loro sito c’è sicuramente un’area reclami. Infine sul sito dell’Enac ci sono tutte le info necessarie per procedere.
Il secondo motivo è che, proprio grazie a quel volo cancellato nel 2014, io in questo momento sono alle Hawaii e non ho pagato il volo! Dopo la cancellazione, la compagnia mi ha proposto o i 600 euro a testa previsti dalla normativa europea, oppure un voucher da circa 1700 dollari a testa da spendere con loro. Io ho scelto il secondo. E, per volare fin qui, di fatto ho volato con British, perchè in fase di prenotazione ho scelto lo scalo a Londra quindi il volo era in codeshare (quindi ho volato per esempio da londra a los angeles su un A380). Insomma, procedi assolutamente e in bocca al lupo!
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