Siamo finalmente entrati nel pieno della stagione estiva: il sole brilla alto nel cielo e chi può scappa al mare o in montagna. Ed ecco che diventa fondamentale proteggere i bambini dal sole, in modo che non danneggi la loro pelle delicata.
Durante la stagione estiva, la pelle dei bambini va sempre protetta dal sole, bisogna applicare tanta crema ed evitare di stare in spiaggia nelle ore centrali del giorno: quante volte l’ho letto e sentito dire! Addirittura in tanti sconsigliano di esporre i bambini ai raggi del sole fino ai due anni di vita.
Bene, lo confesso: noi siamo dei dormiglioni e prima delle 10 difficilmente ci vedrete in spiaggia, o lungo un sentiero di montagna. Che sia la nostra Riviera o una spiaggia tropicale, che siano le nostre colline o una montagna dolomitica, noi abbiamo sempre vissuto le nostre giornate al sole dalla tarda mattina in poi, pranzi e pisolini compresi! Insomma sono una mamma lucertola…e il papà non è da meno!
Ciò non significa che lasciamo abbrustolire nostra figlia al sole, anzi, proprio per queste nostre abitudini, l’esigenza di proteggere la sua pelle è fondamentale e abbiamo sempre usato accorgimenti di vario tipo.
Proteggere i bambini dal sole: cercare ripari
Finchè si frequentano spiagge attrezzate, nessun problema a trovare ombrelloni e bar sotto cui ripararsi nelle ore più calde.
Quando però ci si trova in spiagge non attrezzate, magari ai tropici, trovare riparo può risultare complicato. Se si viaggia con bambini piccolissimi, meglio informarsi preventivamente sulle spiagge: alcune hanno le spalle una fitta vegetazione (come spesso succede alle Seychelles o a Mauritius, per esempio) altre volte invece sono prive di qualsivoglia copertura.
Nel dubbio, sempre meglio avere con sè qualche riparo artificiale:
- tenda parasole: è nostra inseparabile compagna di viaggio da quando è nata Amanda: ce la portiamo ovunque e la troviamo fondamentale per riparare dal sole ma anche dal vento; inoltre si presta benissimo a “coprire” borse e oggetti di valore da occhi indiscreti nei luoghi meno sicuri;
- grandi parei: possono essere legati a rocce, bastoni, palme, alberi o semplicemente usati per coprirsi durante il pisolino;
- ombrellone: se viaggiamo in auto in genere ce lo portiamo anche se abbiamo la tendina, perchè comunque garantisce un’ombra più ampia.
Una volta sistemati all’ombra però la protezione non è totale perché il sole filtra comunque attraverso l’ombrellone e viene riflesso da acqua e sabbia (soprattutto quella più chiara)…
Proteggere i bimbi da sole: l’abbigliamento
Di fondamentale importanza, soprattutto nei climi tropicali, ma in generale anche nei nostri mari, coprire il corpo con adeguato abbigliamento, in particolare nelle ore centrali della giornata.
Per proteggere la testa si possono usare:
- un cappellino con visiera, e magari con paracollo (quelli specifici da mare riportano anche il fattore di protezione)
- una bandana preformata
- una bandana/foulard che all’occorrenza può essere utilizzata per riparare il collo
Per proteggere il corpo sono utili:
- una normalissima tshirt di cotone possibilmente bianca
- una maglietta da nuoto (più comoda per il bagno perchè protegge un po’ il corpo dall’acqua fredda)
- una mini muta: anche in questo caso può essere riportato il fattore di protezione
Spesso i bambini non li gradiscono, ma soprattutto nella fascia tropicale, è importante far loro indossare anche gli occhiali da sole per proteggere gli occhi > occhiali da sole per bambini
Proteggere i bimbi dal sole: le creme protettive
Nonostante i ripari e nonostante l’abbigliamento, è comunque fondamentale proteggere la pelle (anche quella coperta) con creme ad alta protezione. In base alla maggiore o minore delicatezza della pelle, esistono diverse tipologie di creme, da quelle super economiche del supermercato a quelle supercostose della farmacia. Noi, avendo tutti la pelle abbastanza delicata, abbiamo sempre optato per le seconde. In generale comunque, è importante che le creme dei più piccoli abbiano un filtro di protezione fisica (tipo ossido di zinco) e non chimica (di quelle insomma che non vanno via neanche durante il bagnetto della sera! 😉 ).
Consultandomi con le altre mamme della community, le creme che vanno per la maggiore sono: Dermasol, Bionike, Weleda, Avéne, Mustela.
Sempre meglio comunque chiedere il parere di un dermatologo per scegliere quella adatta al tipo di pelle del bambino. Prima di utilizzarla al mare, è utile fare un piccolo test a casa per verificare eventuali allergie (spalmando un po’ di crema e verificando la reazione della pelle).
Alcuni consigli per l’applicazione della crema:
- applicare la crema prima di uscire di casa, così si riesce a spalmarla meglio, e soprattutto inizia a fare effetto prima che si arrivi in spiaggia
- dare la crema nei punti delicati che si tende a trascurare: orecchie, collo, retro ginocchio, mani, piedi (soprattutto nei climi tropicali si bruciano molto facilmente)
- ripetere l’applicazione varie volte durante la giornata, soprattutto se si fanno tanti bagni
Proteggere i bimbi dal sole: altre raccomandazioni
Una volta pensato alla pelle, non ci si deve scordare del resto del corpo 😉
Quando si sta tanto al sole e in estate in generale, è fondamentale bere tanto, mangiare frutta e mantenere il corpo idratato.
Può poi essere utile bagnare spesso la testa, anche se coperta da bandana o cappellino
Alla sera si può applicare una buona crema dopo sole: la nostra farmacista Jessica consiglia Spray VEA o gel Aloe Vera 100%.
Ancora Jessica ci dà qualche consiglio per le pelli delicate che tendono ad arritarsi o soffrire di sudamina: fare bagni in amido di riso o avena colloidale (se non c’è la vasca, fare spugnature con asciugamani imbevuti di soluzione creata nel lavandino) e usare creme tipo Tee Tre Oil o Halicar per disinfiammarle ed evitare il prurito. In questi casi il sole e l’acqua salina aiutano a far passare l’irritazione ma meglio non stare esposti e proteggersi sempre con una maglietta in tessuto traspirante.
Se il bambino sta assumendo dei farmaci, verificare che non causino fotosensibilità: in questo caso infatti bisogna assolutamente evitare di esporsi al sole per evitare di incorrere in gravi problemi alla pelle.
Proteggere i bambini dal sole non solo al mare
Tutte queste raccomandazioni valgono ovviamente anche per la piscina e per chi invece deve trascorrere una vacanza in montagna: con l’altitudine infatti aumenta il rischio di scottature (e i raggi sono più dannosi) quindi meglio proteggere i bambini in modo adeguato.
Stessa cosa vale per le città se i bambini hanno la pelle delicata o se si prevede di trascorrere molte ore all’aperto.
Insomma, il sole fa bene, sia all’umore che alla salute della pelle, ma solo se preso a giuste dosi e con le dovute precauzioni. Quindi non facciamoci prendere dalla pigrizia perchè bastano poche mosse per evitare danni anche gravi alla pelle dei nostri bimbi.
Milly Marchioni
N.B.: questi consigli derivano esclusivamente dalla nostra esperienza personale. E’ sempre opportuno chiedere il parere di un medico o di un farmacista (per questo la nostra Jessica è a vostra disposizione)
Hai già letto qui?
Altre piccole accortezze sono necessarie in caso di dermatite atopica. Questo tipo di dermatite si cura proprio con sole e acqua di mare ma, per non danneggiare ulteriormente la pelle è necessario:
– fare molti bagni, cercando di bagnare bene le zone colpite dalla dermatite senza dimenticare mai di sciacquare il bambino con acqua dolce;
– usare spray protettivi o al massimo, fluidi con texture leggera, mai creme iper coprenti;
– usare dopo sole con oli di calendula ( io mi trovo molto bene con quello de L’Amande per esempio );
– non utilizzare mute o tessuti sintetici bensì solo magliette di puro cotone.
– asciugare continuamente le zone con maggior sudorazione e, nel caso in cui, il piccolo dorma su un lettino sotto l’ombrellone, non sdraiarlo mai su teli di spugna bensì su parei o teli di puro cotone o meglio ancora di lino.
Grazie Elena, consigli preziosissimi!!!
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Ciao,
Anche se può sembrare fuori tema ti scrivo per un parere: siamo appena tornati da una settimana a Mallorca con il mio compagno mio figlio e una coppia di amici. Sono motlo amareggiata perchè abbiamo litigato di brutto con gli amici: noi avevamo già concordato i piani prima di partire: noleggiare un auto e girare l’isola di giorno e la sera abbiamo avremmo pagato il servizio baby sitter x i bambini per fare il tour dei locali notturni. Abbiamo dormito poco chiaramente ma a noi non pesa. Peccato che i nostri amici gli ultimi giorni erano in coma e non ci parlavano e noi chiaramente ci siamo offesi (erano troppo delicati sul cibo sulle ore in auto su tutto!). Come se non bastasse sono tornati tutti e tre ammalati accusandoci di aver tenuto il condizionatore al massimo in macchina. Sono molto delusa e credo proprio non farò mai più vacanze con altra gente. Cosa ne pensi? Ti chiedo perchè vedo che viaggi molto e non sembri delicata:solo in questo post sembra che tu concepisca una vacanza come ozio e basta.
Clara
Ciao Clara, dunque…qui gli aspetti sono diversi.
Io ho sempre amato rosolarmi al sole, ma girovagando: anche durante i nostri amati viaggi nelle isolette tropicali, ce le giriamo da cima a fondo per esplorarne tutte le spiagge e tutti gli angoli interni. Detto ciò, capisco bene cosa vuoi dire, e neanche io riuscirei ad andare in viaggio con qualcuno che non sia come me perché si rischierebbe di litigare.
La cosa strana nel tuo caso è che gli amici abbiano accettato nonostante fosse chiara l’organizzazione del viaggio già prima della partenza. E comunque sarebbe stato meglio per tutti se, di volta in volta, ci si fosse detti in faccia cosa si preferiva fare.
Io raramente vado via in compagnia, ma quando succede metto in chiaro le cose da subito: in viaggio ognuno DEVE fare quello che gli pare! Se i progetti coincidono, bene, se no ognuno per i fatti suoi e ci si ritrova la sera per chiacchierare su quello che si è fatto durante il giorno!
Ti auguro di chiarire la situazione con i tuoi amici perché sono sempre situazioni spiacevoli…
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